Il Roland Garros 2023 oggi mette in evidenza la vittoria convincente di Lorenzo Musetti contro Cameron Norrie, numero 14 del tabellone, e sentenzia la fine nel torneo per Fabio Fognini. Andando per ordine, Musetti ha registrato un’autentica prova di forza con il britannico chiudendo il match in soli tre set, concedendogli 7 game in tutto l’incontro. Punteggio finale di 6-1, 6-2, 6-4.

È andata male, invece, per Fognini che dopo le due belle vittorie al primo e secondo turno, ha avuto arrendersi di fronte all’austriaco Ofner, in cinque durissimi set: 7-5, 3-6, 5-7, 6-1, 4-6. Il ligure ha peraltro sofferto più del dovuto a causa del pettorale stirato nel corso del precedente match contro Kubler. Esulta, infine, Lorenzo Sonego che in giornata ha ‘ribaltato’ Rublev: sotto 0-2, il torinese ha cambiato marcia conquistandosi con merito gli ottavi di finale.

Roland Garros, le parole di Musetti e Fognini dopo i match di oggi

Post partita particolarmente duro per Fognini che in conferenza stampa ha fatto il punto della situazione:

Dopo la partita con Kubler mi sono stirato il pettorale. Ho deciso di giocare perché un’occasione così non mi capiterà più. Ultimo o penultimo Roland Garros, senza ombra di dubbio. Ho continuato a giocare? Sì, peccato perché i treni passano e non tornano più indietro. Ho perso un’altra grande occasione, senza nulla togliere al mio avversario – chi vince merita sempre. Nelle condizioni in cui ero, in cui stavo giocando, sarò sbruffone, non mi interessa, ma difficilmente avrei perso questa partita.

E adesso, il Fogna valuterà il da farsi con la stagione in erba che inizia, mentre lui sembra mentalmente (e fisicamente) esausto per i continui problemi:

Mi ero iscritto ai Challenger di Perugia e Parma. In questo momento, non voglio dire cose che non vorrei dire, ma avrei voglia di cancellarmi sia da Perugia sia da Parma e andare da qualche parte a rilassarmi, ho bisogno di quetso. Arrivato a 36 anni, non ho più voglia, forse non lo accetto più, ecco. Non ho più voglia suona male, anche perché mi sono rimesso in sesto nelle ultime due settimane e ho fatto vedere cosa posso fare. Però sono parecchio stufo di farmi male, non lo accetto più. Di sei mesi, ne ho giocati tre. Una volta ho perso con Alcaraz, un’altra con Djere, c’è stata discontinuità.

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