Si sblocca il bonus Sud 2023 con domanda degli incentivi da presentare a partire da giovedì prossimo, 8 giugno. Lo ha stabilito l’Agenzia delle entrate con il provvedimento 188347 del 2023 che detta le regole per la richiesta del bonus per gli investimenti effettuati nelle regioni del Sud Italia rispetto alle spese sostenute nel 2023. Nel nuovo modulo di domanda non è previsto l’inserimento delle spese degli anni scorsi, ma occorrerà utilizzare più modelli di domanda. La trasmissione riguarda i crediti d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno d’Italia, nelle Zone economiche speciali (Zes) e nelle Zone logistiche semplificate (Zls). Gli incentivi possono essere richiesti fino al 31 dicembre 2024.
Bonus Sud 2023, come presentare domanda incentivi 8 giugno: quali sono le spese per le quali si può richiedere il credito d’imposta
L’Agenzia delle entrate dà l’avvio alla richiesta del Bonus Sud 2023 a partire dal prossimo 8 giugno. Per la presentazione della domanda, che potrà essere inoltrata dallo stesso beneficiario degli incentivi o da un soggetto incaricato, è necessario utilizzare la piattaforma online messa a disposizione dall’Agenzia delle entrate. Il programma da utilizzare è il “Cim 23” che sarà attivo proprio da giovedì prossimo. La piattaforma prevede un modello di comunicazione delle spese e degli investimenti sostenuti a partire dallo scorso 1° gennaio differente rispetto ai moduli degli scorsi anni. Pertanto, con il modello che il beneficiario trova nel software Cim 23, si potranno richiedere gli incentivi del solo 2023.
Lo stesso modello di domanda ha subito variazioni in conseguenza degli ultimi interventi normativi, in particolare delle novità contenute nella legge numero 197 del 2023 (legge di Bilancio di quest’anno). C’è una semplificazione dell’istanza che consente di inserire direttamente le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2023, mentre su questo modulo il contribuente non troverà più lo spazio riservato agli investimenti dal 2016 al 2022. Inoltre, il quadrante per indicare gli investimenti del corrente anno si trovano direttamente sul frontespizio del documento elettronico.
In cosa consiste l’incentivo e chi può richiederlo
Il bonus Sud consiste in una serie di incentivi e agevolazioni a favore delle imprese per gli investimenti effettuati durante il 2023. Le spese riguardano investimenti in immobilizzazioni materiali realizzati, anche con contratto di locazione finanziaria, di impianti, macchinari e attrezzature utili per la produzione dell’azienda. Le imprese che presentano domanda devono avere sede nelle regioni di Sicilia, Sardegna, Puglia, Molise, Campania, Calabria e Basilicata, mentre per la regione Abruzzo si fa riferimento alle sole zone assistite.
Misure di agevolazione fiscale mediante il credito d’imposta sono riservate alle imprese anche per quanto concerne quelle situate nelle stesse regioni per interventi ricadenti nelle Zone economiche speciali (Zes) relative alle aree portuali delle regioni meno sviluppate e in transizione secondo quanto prevede la normativa europea sugli investimenti strutturali, e le Zone logistiche semplificate (Zls), che comprendono incentivi a zone maggiormente sviluppate.
Bonus Sud 2023, quando si presentano due domande per le spese anche del 2022
Particolare attenzione dovrà essere posta dai richiedenti del bonus Sud per gli investimenti effettuati negli anni precedenti e per i quali si richiedono gli incentivi. Infatti, il modello di domanda della piattaforma dell’Agenzia delle entrate, non contiene gli spazi necessari a inserire le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022. Ciò potrebbe comportare delle difficoltà per i richiedenti sulla rimodulazione e sulla rettifica di investimenti già richiesti in precedenza e per i quali siano già stati stanziati gli incentivi. Ricadono in questa situazione, a titolo di esempio, le spese effettuate nel 2022 per le quali sia stato già richiesto e versato il bonus Sud, ma i cui investimenti maturino solo quest’anno per effetto dei tempi di realizzazione della spesa stessa.
In simili situazioni è occorrente inviare due modelli di domanda. La prima è quella di richiesta del bonus per gli investimenti e le spese effettuate a partire dal 1° gennaio 2023. Per la seconda istanza è necessario utilizzare il vecchio modulo con il quale si dovrà andare a rettificare le spese del 2022, evidenziando la diminuzione dell’incentivo concesso. Eventuali crediti d’imposta rientranti tra le spese del 2022 e differiti nel 2023, dunque, dovranno essere richiesti – per la differenza di incentivo – nel nuovo modulo di quest’anno.