Nel corso del suo discorso al concerto per gli ambasciatori accreditati a Roma, Sergio Mattarella ha ribadito la vicinanza dell’Italia all’Ucraina, nell’ambito del conflitto bellico. Le parole del presidente della Repubblica arrivano a margine di un evento in cui per la seconda volta non sono stati invitati i rappresentanti politici di Russia e Bielorussia.

Al contrario, non è mancata la presenza di Giorgia Meloni, accompagnata dai presidente della Camera e del Senato, Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa che hanno assistito al discorso di Mattarella. Quest’ultimo ha ribadito le pessime conseguenze arrecate dalla guerra tra Russia e Ucraina, usando un parallelismo con il 1945:

Il conflitto che, da oltre quindici mesi, produce morte e devastazione nel cuore dell’Europa sta provocando anche gravissime conseguenza al livello globale, accentuando l’insicurezza alimentare e la povertà in molti Paesi, anch’essi vittime delle conseguenze di questa guerra insensata, i cui effetti si vanno riverberando sull’ordine internazionale costruito pazientemente dopo il 1945

2 giugno, Mattarella sui conflitti in Ucraina e nei Balcani: “Impongono scelte coraggiose”

Continuando nel suo discorso, il presidente Mattarella ha poi nuovamente sottolineato la disponibilità, oltre che il bisogno, di garantire pieno sostegno ai popoli ucraini. Allo stesso modo, il Capo di Stato ha mostrato perfetta sintonia con l’Unione Europea, parlando di una visione condivisa.

Ecco il passaggio completo:

È in questo spirito che l’Italia, nel quadro della sua convinta appartenenza all’Unione Europea e all’Alleanza Atlantica, continuerà ad assicurare il proprio sostegno al popolo ucraino e al suo diritto all’indipendenza. L’Italia continuerà a lavorare affinché l’Unione europea possa essere sempre più attore capace di proiettare pace, stabilità e sviluppo a livello globale.

Infine, un passaggio anche sui conflitti nei Balcani che hanno aumentato le tensioni a livello globale, dando un segnale importante a tutto il Mondo, sempre più bisognoso di “scelte coraggiose”:

Il conflitto in Ucraina, le crescenti tensioni cui abbiamo assistito da ultimo nei Balcani, impongono scelte coraggiose, in grado di consolidare e assicurare l’ampliamento del progetto comunitario, per renderlo idoneo ad affrontare le sfide del tempo presente