La guerra non fa sconti nemmeno quando la popolazione martoriata cerca rifugio per leccarsi le ferite: stamane un attacco russo ha preso di mira una scuola nel Donetsk, struttura che faceva da rifugio a civili bisognosi di aiuto a seguito degli ultimi bombardamenti.
Si chiama punkt nezlamnosti, letteralmente “punto di indistruttibilità”, ed è, o ormai era, un luogo sicuro in cui i cittadini colpiti dalle bombe potevano trovare acqua, riscaldamento ed energia elettrica. In barba al nome della struttura e alle sue funzioni di soccorso, i russi hanno dato sfoggio dei loro armamenti dirigendoli contro il palazzo e distruggendo completamente parte della sua facciata.
Questo non è il primo attacco a questa scuola: gli occupanti prendono deliberatamente di mira una struttura che fornisce aiuti umanitari e sostegno ai civili.
Questa la denuncia disperata di Pavlo Kyrylenko, il capo dell’azione militare ucraina nel Donetsk. Lo stesso Kyrylenko fa il punto sugli altri danni che ha provocato l’attacco di Mosca di questa mattina:
Inoltre, 15 grattacieli, 5 case private e 7 edifici amministrativi sono stati danneggiati in città. Due persone sono rimaste ferite.
Guerra Russia-Ucraina: mentre l’attacco russo distrugge la scuola nel Donetsk, Kiev bombarda Belgorod
Anche Belgorod, uno degli epicentri del conflitto, è rimasta coinvolta in un feroce attacco nelle ultime ore. Questa volta, sono le bombe ucraine a seminare morte tra la popolazione russa: il rapporto del governatore della regione parla di due donne uccise e almeno altre due rimaste ferite. I dati sono stati diffusi dall’agenzia Ria Novosti.
La zona di Beglorod si vede dunque attaccata da più fronti, per via aerea e per via di terra. Nelle scorse ore infatti, oltre alle bombe di Kiev, anche i partigiani russi del Gruppo Legione Libertà sono penetrati nel territorio, più precisamente a Shebekino e hanno messo a ferro e fuoco la cittadina, dando alle fiamme un palazzo amministrativo.
Guerra Kiev-Mosca, gli Usa: “Vogliamo pace giusta e duratura”
Il Segretario di Stato americano Antony Blinken è tornato oggi a parlare della guerra in Ucraina auspicando una piena cooperazione internazionale al fine di trovare al più presto la formula per una pace che sia «lunga e duratura».
Blinken riporta il desiderio degli Usa di collaborare anche con Paesi esteri per un’azione che metta rapidamente fine al conflitto purché, precisa, ci si muova seguendo le linee della Carta delle Nazioni Unite e nel pieno rispetto della sovranità dell’Ucraina. Così dice il Segretario di Stato Usa:
Sosterremo gli sforzi, siano del Brasile, della Cina o di qualsiasi altra nazione, se aiuteranno a trovare una via per una pace giusta e duratura.
Mai in discussione è invece l’appoggio militare a Kiev, che proseguirà anche nei prossimi mesi per permettere al Paese occupato di reagire e difendersi. Per Blinken l’azione russa contro Kiev è stata «un fallimento strategico» e poi promette la creazione di un «esercito ucraino del futuro» a cui gli Stati Uniti parteciperanno attivamente, assicurando
Una moderna forza aerea, difesa aerea e missilistica integrata, carri armati avanzati e veicoli corazzati, la capacità nazionale di produrre munizioni e l’addestramento e il supporto per mantenere le forze e le attrezzature pronte al combattimento.