L’Italia continua ad essere stretta nella morsa del caro prezzi e il Codacons non ha dubbi su come definire questa situazione: «È un cancro». Lo dice, senza ricorrere a mezzi termini, Carlo Rienzi, presidente del Coordinamento per la difesa dell’ambiente e dei diritti dei consumatori.

Secondo quanto riportato dall’ente presieduto da Rienzi infatti il costo dei beni primari è ancora ben lontano da cifre facilmente abbordabili anche da parte di chi non gode di reddito alto: questa situazione non farebbe che allargare la forbice tra cittadini ricchi e meno abbienti, costringendo migliaia di famiglie a camminare sull’orlo pericoloso della povertà assoluta.

Caro prezzi, il presidente del Codacons Rienzi: “Tasso di inflazione per i più poveri in aumento”

Questo equilibrismo sul baratro della povertà a cui sono costrette milioni di famiglie in Italia non passa inosservato agli occhi di Rienzi, che infatti denuncia:

Il caro prezzi rappresenta a tutti gli effetti un “cancro” per milioni di famiglie, tanto più aggressivo quanto più basso è il reddito dei nuclei .

Dati di Bankitalia alla mano, il presidente del Codacons si interroga sul futuro delle molte famiglie nel nostro Paese che sono in balia di un’economia capricciosa, che alza i prezzi dei carrelli della spesa, costringendo tanti a lasciarli semivuoti. Così commenta Rienzi a proposito della situazione delle famiglie più povere in Italia:

Basti pensare che per le famiglie più povere il tasso di inflazione a dicembre 2022 ha raggiunto secondo Bankitalia il 17,9%, contro il 9,9% dei nuclei con reddito più alto. Una diseguaglianza che allarga la forbice tra cittadini ricchi e cittadini meno abbienti, e influisce sulla ricchezza delle famiglie

Rienzi: “Gli Italiani devono intaccare i loro risparmi”

Un carrello della spesa meno pieno non vuol dire solo meno cibo nelle credenze, ma anche, molto spesso, meno soldi in quel gruzzoletto che molte famiglie faticano a mettere da parte per gli obiettivi futuri e le emergenze. Il caro prezzi infatti, sempre secondo il presidente del Codacons, costringe molti italiani a dare fondo ai propri risparmi, creando situazioni economiche fortemente instabili.

Per far fronte all’inflazione alle stelle e sostenere i consumi, gli italiani sono costretti ad intaccare i propri risparmi. Una situazione di emergenza che prosegue anche nel 2023: gli ultimi dati Istat ci dicono infatti che per i beni primari come alimentari e carrello della spesa la crescita dei prezzi è ancora molto sostenuta (rispettivamente +11,9% e +11,3% a maggio).

Questo è il monito che lancia Rienzi, il quale punta il dito contro il Governo e prega questo Esecutivo di fare qualcosa per calmierare i prezzi. La misura è sempre più urgente e necessaria e dovrebbe essere tratta come una priorità nel calendario politico del Governo Meloni:

Servono quindi misure urgenti per calmierare i listini al dettaglio, e il Governo deve inserire l’emergenza prezzi come priorità della sua agenda