“Porterò con me l’indimenticabile esperienza dei 10 anni da Assessora a Milano, l’impegno sui temi del lavoro al Ministero, l’amore per l’insegnamento e per i giovani di questi ultimi anni al Politecnico, la passione antica per la politica e l’azione collettiva nata negli anni giovanili in Puglia. Con disciplina ed onore”.
Con queste parole, pubblicate su Instagram, Cristina Tajani inizia la sua esperienza da Senatrice della Repubblica italiana. Già Assessora di Milano e Presidente di Anpal Servizi è subentrata dopo le dimissioni, accolte dalla Camera bassa con votazione favorevole, del professor Carlo Cottarelli. Queste, in esclusiva per TAG24, le sue prime sensazioni.
Intervista Cristina Tajani: nuova Senatrice al posto di Cottarelli
Innanzitutto, come si sente? Si aspettava la decisione del prof. Cottarelli?
“Il Prof. Cottarelli ha avuto la cortesia di avvisarmi prima di rendere pubblica la sua decisione. Un gesto che ho molto apprezzato. Il Senato ha poi approvato, come richiesto dal Professore, le sue dimissioni alla prima votazione. Quindi l’avvicendamento è stato rapido rispetto alla prassi di questi casi”.
A leggere le sue prime parole sembra che Elly Schlein abbia trovato una nuova alleata…
“Ho sostenuto Elly Schlein nelle primarie, siamo abbastanza vicine per genere e generazione e spero il suo mandato possa imprimere una svolta positiva ad un PD che sembrava aver perso la vocazione”.
Cosa le piace della proposta politica della Segretaria del PD?
“Il non temere le proposte radicali, soprattutto sui temi del lavoro, del sociale e su quelli ambientali. Quella linea di marcia andrà nei prossimi mesi affinata con proposte riconoscibili ma anche solide e precise dal punto di vista tecnico“.
Governo Meloni e Politiche per il Lavoro: cos’è che non la convince nella linea adottata dal governo?
“Hanno abolito il reddito di cittadinanza decidendo per decreto chi è “occupabile” e chi non lo è, solo in base alla composizione del nucleo famigliare e non, invece, attraverso una presa in carico da parte dei servizi per l’impiego. Hanno lasciato al palo il potenziamento dei centri per l’impiego, hanno reintrodotto i voucher e aggiunto causali per i contratti a termine. Sono contrari al salario minimo ma non hanno trovato il modo per rendere più consistente e stabile nel tempo il taglio del cuneo fiscale. Devo aggiungere altro?”.
Fashion, design, food… ha seguito, nei 10 anni da Assessora di Milano, settori assai competitivi e strategici. Cosa porterà con sé, di quella esperienza, nel lavoro da parlamentare?
“Sono settori che producono ricchezza e anche lavoro, che deve essere sempre di maggior qualità, oltre che cultura. Molte delle imprese che operano in questi comparti stanno facendo un grande percorso di riconversione ecologica oltre ad essere ambasciatori del nostro paese nel mondo. Chiedono che le istituzioni gli stiano vicino e penso che sia giusto farlo“.
Nelle premesse del suo libro (‘Città Prossime’, edito da Angelo Guerini e Associati) leggo: “Mi appassiona la forza che ha la politica di rendere protagonista chi tale non nasce”. Le chiedo se questa frase rispecchia il suo percorso e se sarà questo l’approccio- sostegno agli ultimi e lotta alle disuguaglianze – che la muoverà nella sua azione politica.
“Rispecchia senz’altro il mio modo di intendere la politica: non caritatevole benevolenza verso chi è più in difficoltà, ma strumento di emancipazione e di protagonismo collettivo. Questo è stato il migliore insegnamento dei partiti di massa e dei sindacati nel Novecento, un secolo per altri versi terribile“.