L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha recentemente emesso un allarme riguardante un aumento insolito dei casi di infezione da Echovirus-11 (E-11) nei neonati in Francia.

Questo enterovirus è stato responsabile di sette morti in poche settimane, causando un’infezione con compromissione epatica e insufficienza multiorgano.

In questo articolo, esploreremo cosa sappiamo finora su questa preoccupante situazione, i pericoli associati all’E-11 e le indicazioni fornite dall’OMS per la prevenzione e la gestione di questa infezione virale.

Cos’è l’Echovirus-11 (E-11) e perché è pericoloso

L’Echovirus-11 (E-11) è un tipo di enterovirus che può provocare gravi conseguenze sulla salute, in particolare nei neonati.

Secondo il dottor Matteo Bassetti, direttore delle Malattie Infettive presso l’ospedale San Martino di Genova, l’E-11 causa un rapido deterioramento con una grave gastroenterite che può portare a un’insufficienza multiorgano, incluso il coinvolgimento del fegato.

È importante rimanere vigili, poiché i casi segnalati in Francia potrebbero verificarsi anche in altre aree, come l’Italia.

Si consiglia di cercare il virus e monitorare i neonati e i bambini per eventuali sintomi.

(Leggi anche l’articolo sul “Citrobacter: cos’è e come si trasmette il batterio pericoloso per neonati e deboli”)

I consigli dell’OMS per gli enterovirus

Gli enterovirus, inclusi quelli non polio, sono comuni in tutto il mondo.

Mentre molte infezioni possono essere asintomatiche, alcune possono manifestarsi con sintomi di infezione del tratto respiratorio.

I sintomi comuni includono febbre, naso che cola e debolezza generale del corpo.

Tuttavia, alcuni focolai di enterovirus possono causare malattie cliniche gravi e, in alcuni casi, fatali.

L’OMS raccomanda ai medici che trattano neonati e lattanti con shock circolatorio di considerare la diagnosi di sepsi e di eseguire le opportune indagini diagnostiche, compresi i test per gli enterovirus.

Gli operatori sanitari devono essere adeguatamente formati per raccogliere, conservare e trasportare campioni sospetti di enterovirus non polio.

In caso di invio di campioni per conferma, tipizzazione o sequenziamento, è necessario seguire rigorosamente le norme nazionali e internazionali sul trasporto di sostanze infettive.

I laboratori che effettuano il sequenziamento dovrebbero prendere in considerazione la condivisione dei dati di sequenza genetica attraverso database accessibili al pubblico.

Prevenzione e gestione dell’infezione da Echovirus-11 (E-11)

Attualmente non esiste una terapia antivirale specifica per l’infezione da Echovirus, e il trattamento si concentra principalmente sulla prevenzione delle complicanze.

Le strutture sanitarie che si occupano dei neonati devono essere consapevoli dei segni e dei sintomi dell’enterovirus e mantenere un’elevata vigilanza per individuare potenziali casi di infezione nosocomiale e focolai nei reparti dedicati all’assistenza neonatale.

È importante adottare misure di igiene rigorose, come il lavaggio delle mani frequente, per prevenire la diffusione dell’infezione.

Infezione da Echovirus-11: Cosa sapere per proteggere i neonati

L’insolito aumento dei casi di infezione da Echovirus-11 (E-11) nei neonati in Francia ha sollevato una serie di domande e preoccupazioni tra il pubblico.

È comprensibile che i genitori e le famiglie vogliano saperne di più sulla natura di questa infezione virale e su come proteggere i propri bambini.

È importante sottolineare che, nonostante l’allarme dell’OMS, il rischio per la popolazione generale rimane considerato basso.

Tuttavia, è fondamentale essere informati e consapevoli delle misure preventive da adottare.

La trasmissione dell’Echovirus-11 avviene principalmente attraverso il contatto fecale-orale.

Ciò significa che può essere trasmesso attraverso il contatto diretto con le feci di una persona infetta, o indirettamente attraverso oggetti contaminati, superfici o cibi e bevande contaminati.

Pertanto, una buona igiene personale è fondamentale per prevenire l’infezione.

Lavare frequentemente le mani con acqua e sapone per almeno 20 secondi, soprattutto dopo aver cambiato i pannolini o essere stati in contatto con feci, è una misura essenziale.

Inoltre, è consigliabile evitare il contatto stretto con persone infette, specialmente se presentano sintomi come febbre, tosse o starnuti.

Coprire la bocca e il naso con un fazzoletto o con il gomito flesso quando si tossisce o si starnutisce può aiutare a limitare la diffusione dei virus respiratori, compresi gli enterovirus.

Infine, è importante sottolineare che l’allarme dell’OMS sull’aumento dei casi in Francia ha suscitato una risposta rapida e coordinata da parte delle autorità sanitarie nazionali e internazionali.

I ricercatori stanno attualmente indagando ulteriormente sull’origine e sulla diffusione di questo particolare lignaggio di Echovirus-11 e stanno lavorando per sviluppare misure preventive e terapie efficaci.

L’allarme lanciato dall’OMS

L’allarme lanciato dall’OMS sull’aumento insolito dei casi di infezione da Echovirus-11 (E-11) nei neonati in Francia richiede una pronta attenzione da parte delle autorità sanitarie e dei professionisti della salute.

L’E-11 può causare gravi complicanze, come compromissione epatica e insufficienza multiorgano, rendendo cruciale la diagnosi tempestiva e la gestione appropriata dei casi.

Seguire le indicazioni dell’OMS, adottare misure di prevenzione e mantenere un alto livello di vigilanza sono passi fondamentali per contenere la diffusione di questa infezione virale.

La salute e il benessere dei neonati devono essere la massima priorità di tutti gli operatori sanitari e delle famiglie coinvolte.