La preoccupazione riguardo al possibile default negli Stati Uniti, che avrebbe avuto conseguenze economiche globali, sembra allontanarsi: dopo intense trattative, l’intesa è stata raggiunta e il Congresso americano ha approvato il disegno di legge per sospendere il tetto del debito, evitando così la minaccia di un default degli USA.
Il problema del tetto sul debito
La segretaria del Tesoro americano, Janet Yellen, aveva avvertito che gli Stati Uniti rischiavano di andare in default dal 1° giugno se il Congresso non avesse aumentato il limite del debito pubblico. Il presidente Joe Biden e il presidente della Camera, Kevin McCarthy, hanno lavorato per raggiungere un accordo di bilancio basato su due anni al fine di contenere i deficit federali e evitare il default.
L’intesa
Dopo intense trattative, l’intesa è stata raggiunta, alzando il tetto sul debito e aumentando dunque il potere di spesa degli Usa. L’accordo raggiunto consente a Washington di onorare i propri pagamenti fino all’inizio del 2025. Il Senato americano ha adottato il disegno di legge, che era stato precedentemente approvato alla Camera. Il leader democratico ha definito questa decisione una “grande vittoria per l’economia e per il popolo americano” e si è detto impaziente di mettere in atto l’accordo raggiunto.
La sospensione del tetto del debito è un sollievo per gli investitori e i mercati globali. In caso di default, gli investitori avrebbero richiesto tassi di interesse più alti per prestare denaro al governo federale, con il rischio di una crisi finanziaria globale.
Altre divisioni negli Usa
Tuttavia, le divergenze politiche e le posizioni contrastanti tra i partiti persistono. Il dibattito ruota attorno alle richieste repubblicane di imporre requisiti più rigidi alle persone che ricevono assistenza sociale o sanitaria, mentre il presidente Biden ha sottolineato la necessità di proteggere le fasce più vulnerabili della popolazione. L’accordo raggiunto estende il limite del debito pubblico per due anni, oltre le elezioni presidenziali del 2024, creando così un terreno di gioco politico cruciale per repubblicani e democratici.