Scopri le ultime rivelazioni sul tragico omicidio di Giulia Tramontano e l’alleanza tra la ‘seconda fidanzata’ e Giulia che ha incastrato Alessandro Impagnatiello.
Leggi l’articolo per conoscere i dettagli delle manipolazioni, delle bugie e delle violenze psicologiche che hanno portato a questo terribile evento.
L’alleanza tra Giulia Tramontano e la ‘seconda fidanzata’ ha incastrato Impagnatiello
Il terribile omicidio di Giulia Tramontano ha portato alla luce un legame insospettabile tra lei e la ‘seconda fidanzata’ di Alessandro Impagnatiello.
Prima del tragico evento, le due donne avevano solidarizzato e cercato di difendersi a vicenda.
Tuttavia, si è scoperto che Impagnatiello aveva mentito anche alla sua ‘seconda fidanzata’, falsificando un messaggio della compagna.
Le ultime rivelazioni emerse dalle indagini hanno svelato questa complessa dinamica, offrendo un nuovo spaccato sulla tragica vicenda.
Queste dichiarazioni si sono rivelate fondamentali per l’indagine e hanno contribuito ad inchiodare l’omicida.
Le manipolazioni ai danni dell’ex fidanzata
Le carte in mano agli inquirenti hanno rivelato una novità rilevante: le due donne erano in contatto e si erano già confrontate sulle violenze psicologiche perpetrate da Impagnatiello.
La ‘seconda fidanzata‘, una ragazza di 23 anni, ha ammesso di avere una relazione con lui dal luglio 2022.
Si erano conosciuti nell’hotel dove entrambi lavoravano e la loro relazione era proseguita nonostante la gravidanza e l’aborto della ragazza, motivato dalla sua impreparazione a diventare madre con Impagnatiello.
Solo ad aprile aveva scoperto dell’esistenza di Giulia, la seconda donna di Alessandro, e aveva notato che era incinta.
Impagnatiello le aveva rivelato che non era il padre del nascituro e che Giulia soffriva di disturbi psicologici gravi, arrivando persino a minacciare il suicidio.
Aveva presentato un test del DNA, successivamente rivelatosi falso, per dimostrare la sua tesi.
La ragazza inglese aveva scoperto la prova della falsificazione e dell’inganno solo pochi giorni prima dell’omicidio.
Tra il 24 e il 25 maggio, aveva comunicato a Impagnatiello la sua intenzione di porre fine alla loro relazione.
L’omicidio di Giulia Tramontano e l’incontro tra le due donne
L’incontro tra le due donne, avvenuto il giorno stesso dell’omicidio di Giulia, si era svolta una conversazione importante.
La ragazza aveva trovato il numero di Giulia sull’Ipad di Impagnatiello e aveva deciso di contattarla.
L’incontro tra le due si era tenuto sotto l’hotel dove la ragazza lavorava.
Impagnatiello aveva chiamato Giulia per avvertirla della presenza della ragazza inglese.
Nonostante ciò, l’uomo non si era presentato all’incontro e le due donne avevano parlato per oltre un’ora, scoprendo di essere state entrambe vittime delle violenze psicologiche di Impagnatiello.
La ‘seconda fidanzata’ aveva offerto ospitalità a Giulia, dicendole: “Se hai problemi quando torni a casa, vieni a stare da me”.
Le bugie a nome di Giulia e la manipolazione di Impagnatiello
La situazione si era fatta drammatica quando, dopo l’omicidio, la ragazza aveva inviato un messaggio a Giulia per verificare se stesse bene.
A sua insaputa, a risponderle non era stata Giulia, ma Impagnatiello.
Durante la conversazione su WhatsApp l’uomo, fingendo di essere Giulia, aveva confessato di aver mentito alla malcapitata riguardo la sua situazione con il fidanzato, chiedendole quindi di essere lasciata in pace.
Successivamente, il silenzio.
Quando la ragazza aveva provato a chiamare Giulia, aveva sentito solo la segreteria telefonica.
Questo cambio di atteggiamento aveva insospettito la donna, che aveva deciso di contattare direttamente Impagnatiello.
L’uomo si era fatto trovare sul balcone e aveva affermato che Giulia stava dormendo, chiedendo di incontrarla.
Da quel momento, era iniziato lo stalking da parte di Alessandro.
La ragazza era al lavoro quando inizia ad essere sommersa dai messaggi di Alessandro, nei quali egli accusa la fidanzata Giulia Tramontano di essere una persona instabile e afferma che il bambino che ella aspetta non è suo.
Alessandro, successivamente, si presenta di persona di fronte alla “seconda fidanzata”, che lo invita ad andarsene.
Il giorno successivo, quest’ultima incontra nuovamente Impagnatiello alle 16.30, notando che sembrava confuso e che non aveva notizie di Giulia dalla sera precedente.
Un altro particolare però, molto importante, non le sfugge. La “seconda fidanzata” nota infatti anche due guanti di lattice nello zaino dell’uomo, cosa che l’aveva insospettita ulteriormente.
La verità sulle bugie di Impagnatiello e l’omicidio di Giulia
Durante la confessione dell’omicidio, è emerso che il messaggio inviato alla ragazza dopo l’incontro non era stato scritto da Giulia, ma da Impagnatiello.
A quell’ora, purtroppo, Giulia era già stata uccisa e le menzogne dell’uomo stavano iniziando a crollare insieme ai suoi disperati tentativi di coprire la verità.
Grazie alla testimonianza della ragazza inglese, gli inquirenti sono riusciti a ricostruire una vicenda drammatica caratterizzata da manipolazioni, bugie e violenze che hanno portato alla morte di una ragazza di 29 anni e del bambino che portava in grembo.