Arriva via social, in particolare dalla pagina Facebook, la proposta della ministra delle Pari Opportunità Eugenia Roccella che annuncia l’avvio da parte del governo di un pacchetto di norme per aumentare il contrasto alla violenza sulle donne.
Quando la legge non basta, ci vuole un cambio di cultura
In una giornata come questa, funestata di terribili notizie di femminicidi, la ministra Roccella ha voluto esprimere tutta la preoccupazione del governo nei confronti di una situazione sempre meno arginabile riguardo alla violenza sulle donne.
“Non sono solita commentare le tragedie che troppo spesso le cronache ci propongono, ma all’orrore sembra non esserci limite. Una ferocia indicibile, quella contro Giulia e il suo bambino, e oltre alla ferocia l’indifferenza di un uomo che pensa di andare avanti con la sua vita dopo aver ‘cancellato’ la donna e il figlio”.
La ministra fa poi riferimento anche al caso della poliziotta uccisa oggi, 1 giugno, a Roma da una collega, la stessa omicida si è poi tolta la vita. La ministra Roccella ha precisato che lo stesso governo stava già da tempo lavorando per un pacchetto di norme anti-violenza.
Ancora oggi, inoltre, una poliziotta uccisa da un collega che si è poi tolto la vita. Avevamo già in programma, prima di tutto questo, di portare nel prossimo Consiglio dei Ministri, o al massimo in quello successivo, il pacchetto di norme al quale come ministero delle Pari Opportunità stiamo lavorando insieme ai ministeri dell’Interno e della Giustizia, per un primo tagliando alle norme anti-violenza alla luce delle criticità emerse nell’applicazione della pur valida normativa vigente.
In conclusione al post, dalle pagine social la ministra Roccella sottolinea come la legge da sola non può funzionare se non accompagnata dalla cultura.
“Perché la legge da sola non basta, senza un cambio culturale, ma può fare tanto e renderla il più efficace possibile è un imperativo categorico di cui avvertiamo tutta la responsabilità”.