Fabio Scozzoli pensa seriamente al ritiro. Il capitano della nazionale azzurra dal 2019, è rientrato dall’infortunio al ginocchio, e dopo mesi di inattività ha deciso di tornare in vasca alla prima edizione del “Meeting open dell’antico tiro a volo nuoto” in programma dal 1 al 4 di giugno. Fabio Scozzoli nell’occasione non si è detto pienamente soddisfatto del suo recupero, ancora non al 100% e che ormai alla soglia dei 35 anni sente che è giunto forse il momento di ritirarsi, anche per colpo dell’ultimo infortunio. Il campione ha rilasciato un’intervista esclusiva a TAG24 – Cusano Media Group parlando anche del prossimo Sette Colli, che potrebbe essere il canto del cigno di una grande carriera sportiva.
Fabio Scozzoli ritiro, intervista al campione capitano della nazionale azzurra video
Fabio Scozzoli è appena uscito dall’acqua ed è felice di questo ritorno dopo i mesi più difficili della sua carriera “Sono appena arrivato al meeting, noi atleti siamo certamente attirati da gare di questo tipo organizzate da impianti così belli che richiamano la prestazione. Io vengo da sei mesi di inattività perché mi sono operato al ginocchio, sono alla ricerca più di sensazioni che risultati cronometrici. Ho ritenuto questa come la sensazione ideale per ributtarmi in acqua in vista del Sette Colli”.
Il campione azzurro sottolinea come la prossima gara del Sette Colli in programma dal 23 al 25 giugno è l’unico obiettivo concreto che può darsi: “L’obiettivo per il Sette Colli è fare il meglio possibile per me stesso dopo un brutto infortunio, non sono ancora al 100% per il mio ginocchio e non riesco a spingere al massimo. Riesco a buttarmi in vasca e fare i miei 50 rana”
“Ho sempre detto che avrei valutato strada facendo, magari potrebbe essere anche la mia ultima gara“, ammette Fabio Scozzoli confermando di stare seriamente pensando al ritiro a causa di una condizione fisica sempre più precaria “Sto già pensando da un po’ al post carriera, dal lockdown in poi ho già iniziato a valutare il futuro. Ora sto lavorando con la preparazione atletica, ma mi piacerebbe affiancarmi al mio allenatore in acqua. Ho sempre pensato di voler rimanere in questo mondo, crescere con i giovani e trasmettere loro quanto ho imparato”.
Il capitano però si esprime positivamente sulla squadra che difenderà i colori al prossimo mondiale in Giappone di luglio: “Il livello si è alzato moltissimo, i ragazzi sono cresciuti tanto dalla certezze Paltrinieri e Quadarella, ma anche Martinelli e Ceccon”.