Nuovo codice della strada 2023, il nuovo governo ha deciso di rivedere i provvedimenti. Ci vorrà tempo un anno prima che si arrivi ad una qualche conclusione significativa.

Nuovo codice della strada 2023, intervista a Emilio Deleidi

Emilio Deleidi, caporedattore di Quattroruote, è intervenuto sul tema ai microfoni di Società Anno Zero, trasmissione condotta da Annalisa Colavito e Livia Ventimiglia, su Radio Cusano Campus.

La revisione richiede diversi passaggi in Parlamento, la si attende dal 1983, speriamo sia la volta buona, la sospensione temporanea parte da quindici giorni, un mese, ma può essere anche molto più lunga ed è legata ad alcune infrazioni previste dal codice della strada. La revoca può essere disposta dalle autorità, dal prefetto, o dalla motorizzazione civile, qualora non sussistano più i requisiti di idoneità tecnica o psicofisica. Cosa vuol dire? Idoneità tecnica vuol dire saper guidare, quando un auto finisce fuoristrada viene il dubbio che la persona non sia in grado, tecnicamente, di padroneggiare il veicolo; psicofisica vuol dire che una persona entrata in coma per più di 48 ore può avere subito danni neurologici, quindi viene richiesta la revisione della patente. Questa comporta gli esami di guida, o la ripetizione delle visite sanitarie, o entrambe le cose”.

Ergastolo della patente, quando è prevista l’entrata in vigore?

Per quanto riguarda l’ergastolo della patente, Deleidi ha osservato: “Oggi la sospensione è prevista nel caso di persone che fanno uso di sostanze psicotrope, come le definisce la legge, e che quindi devono essere avviate ad un processo di riabilitazione e disintossicazione, ed è la valutazione medico sanitaria che decide se uno può tornare a guidare o meno. Ad oggi l’ipotesi formulata dal ministro Salvini prevede l’ergastolo della patente in caso di persona in stato di ebrezza, o sotto effetto di sostanze psicotrope, se causa un incidente con lesioni gravissime o decesso di persone coinvolte. Parliamo di omicidio stradale, è un reato penale, quindi diciamo è una pena accessoria e può avere un effetto deterrente, ma è legata a situazioni di estrema gravità. Non parliamo di un ragazzo che si è fatto uno spinello, e gli viene tolta la patente per sempre!

Il meccanismo della patente a punti sta perdendo la sua efficacia, secondo il ministro Salvini

I numeri relativi all’incremento degli incidenti, nell’ultimo periodo, meriterebbe un ragionamento più ampio in termini di disagio sociale, problema che sta raggiungendo livelli allarmanti anche al di fuori del sistema automobilistico. Basti pensare all’accoltellamento di un insegnante, in una scuola vicino Milano dovrebbe determinare un allarme sociale! Resta il fatto che il ministro Salvini ha detto che il meccanismo della patente a punti sta perdendo la sua efficacia di deterrente. Troppa gente trova escamotage legati a mezzi economici per sottrarsi alla detrazione dei punti, e quindi alla sospensione della patente. Con 300 euro di multa aggiuntiva dichiari che non sapevi chi stesse guidando in quel momento e ti assolvi con altri 300 euro oltre alla sanzione normale – ha specificato Deleidi – questo meccanismo premia chi ha mezzi economici maggiori, ed è all’attenzione del parlamento nel meccanismo di revisione del sistema della patente a punti e del codice della strada. Sono della scuola del prevenire più che reprimere, sono dell’idea che prevenire vuol dire aumentare i controlli sulle strade“.

Autovelox e telecamere per far cassa non vuol dire aumentare la sicurezza stradale

Se affidiamo i controlli alle telecamere e agli autovelox che sono molto utili per far cassa, ma in nessuno di questi casi la persona viene fermata, identificata, e dopo novanta giorni gli arriva una fotografia paga e le casse del comune sono a posto non vuol dire fare sicurezza stradale, ma sanare i bilanci dei comuni. esami nozionistici, anacronistici, nel quale ci sono le domande trabocchetto: ma è questo il modo di fare sicurezza? Così si perde la fiducia nelle istituzioni, si ha la tentazione che c’è una persona che mi vuole rubare il portafogli. Il limite velocità per essere rispettato dev’essere realistico, è una questione di credibilità“.

Bisogna creare una coscienza nuova tra le persone

Giustamente il governo sta pensando di rafforzare e introdurre l’educazione stradale nelle scuole, a partire dalla scuola media, ma siccome può essere visto come un’imposizione, una noia, siamo stati tutti ragazzi e studenti, si pensa che le cose possano cambiare introducendo un sistema di crediti formativi che motivi le persone a seguire con serietà questi corsi – si è congedato l’esperto – bisogna creare una coscienza diversa tra le persone, a partire dall’uso del monopattino“.