Il 2 giugno di un anno fa un gruppo di baby gang assaltarono Peschiera del Garda. Nel giorno della festa della Repubblica, infatti, la città si trovò di fronte a uno scenario impensabile fatto di risse, lesioni, devastazioni e rapine. Cinque minorenni denunciarono di essere state molestate sul treno. I protagonisti di questi pesantissimi fatti furono tutti giovanissimi datisi appuntamento per il raduno su TikTok. La preoccupazione, per domani, è che l’evento possa ripetersi.
Baby gang a Peschiera del Garda, il sindaco Gaiulli rassicura i suoi cittadini: “In questi mesi grande lavoro per prevenire”
Le baby gang sono pronte a riassaltare Peschiera del Garda? Sembrerebbe proprio di sì. O, se non Peschiera del Garda, magari un’altra città. È questa, almeno, l’ipotesi che i ragazzi fanno circolare su TikTok. Sulla nota piattaforma è apparso infatti un video che, oltre a deridere il ministro Salvini, fa intendere che il raduno illegale è in programma in un’altra città.
In molti ricordano quanto accaduto il 2 giugno scorso, quando la tranquilla cittadina veneta fu letteralmente assalita da migliaia di ragazzi, in prevalenza di origine nord africana, riunitisi per un raduno organizzato su TikTok chiamato “L’Africa a Peschiera del Garda”. Dall’iniziale obiettivo delle gang – ballare trap sulla spiaggia – la situazione sfuggì però molto velocemente di mano, portando a maxirisse e devastazioni. Alcune ragazze denunciarono di aver subito molestie sul treno.
Il timore, oggi, è che i ragazzi intendano replicare nuovamente l’episodio, organizzando un nuovo raduno non autorizzato. Per sapere come si è preparata la città a questa eventualità, la redazione di TAG24 ha raggiunto il sindaco di Peschiera del Garda, Maria Orietta Gaiulli.
Sindaco Gaiulli, teme che anche quest’anno la città possa vivere una situazione come quella dello scorso anno?
“No, perché da mesi le forze di Polizia lavorano per intercettare e controllare e, soprattutto, per capire da dove vengono questi ragazzi e chi sono. Il servizio impostato dopo l’anno scorso sta funzionando. Per questo io credo saremo tranquilli. I turisti saranno ben accetti, chi invece ha altre intenzioni sarà segnalato e sanzionato. Siamo pronti non solo per domani, festa della Repubblica, ma per tutta l’estate. Anche se questi facinorosi arrivassero in un altro momento, dunque, sarebbero sistematicamente presi e foto segnalati. Sappiamo che si tratta per lo più di minorenni: dunque le sanzioni verranno trasmesse ai loro genitori. In questo modo potranno capire che non si può fare quello che si vuole. Lo ribadisco: io sono tranquilla”.
Anche i cittadini si sentono tranquilli?
“I cittadini probabilmente meno, perché sono scottati dall’anno scorso. La paura deriva anche dal fatto che non sono consapevoli del grande sistema messo in piedi da prefetti e questori. Logicamente, le persone che vivono nella zona della spiaggia e nei luoghi di transito sono agitate. Lo capisco, l’anno scorso sembrava una guerra. Però io voglio ribadire come le Forze dell’ordine abbiano fatto veramente un ottimo lavoro“.
Ha visto che su TikTok i ragazzi hanno sfidato il ministro Salvini, dicendo che colpiranno un’altra città con un “Piano B”?
Io non ho TikTok, ma non sono solita cadere nelle provocazioni. Se una persona compie delle azioni deve sapere che ne pagherà le conseguenze. Se questi facinorosi verranno a Peschiera o in un altro paese – e mi auguro di no – saranno comunque rintracciati e segnalati. Questa modalità di minacce non mi tocca, anche perché è da bambinelli. Ma se i bambinelli faranno sciocchezze, dovranno renderne conto”.
A un anno di distanza, qual è la prima immagine che ricorda dell’anno scorso?
“La prima immagine che mi torna in mente è, purtroppo, l’orda di questi facinorosi che si sono riversati dalle spiagge verso la stazione. Ricordo questo ammassamento a cui sono seguite le molestie a quelle povere ragazze che stavano tornando da Gardaland”.