Femminicidio a Roma, dove una donna è stata uccisa a colpi di arma da fuoco nella zona di San Basilio: il suo nome è Pier Paola Romano e di mestiere faceva la poliziotta. Secondo le prime ricostruzioni la vittima lavorava presso l’Ispettorato di Pubblica Sicurezza della Camera dei Deputati. Il suo cadavere è stato ritrovato riverso nell’androne di un palazzo in via Rosario Nicolò, nella periferia est della Capitale.
Il fatto è avvenuto poco dopo le 11 di questa mattina, giovedì 1 giugno. Gli investigatori sono già risaliti al killer: l’uomo si è tolto la vita, presumibilmente con la stessa arma con cui ha esploso tre colpi indirizzati alla poliziotta. Le forze dell’ordine lo hanno trovato riverso nell’auto usata per fuggire dal luogo dell’omicidio. Al suo fianco c’era l’arma del delitto. La vettura, un’utilitaria di colore bianco, era parcheggiata poco distante dal palazzo, in via Nino Tamassia. Chi indaga è al lavoro per risalire al movente che ha spinto l’assassino.
Femminicidio a Roma, poliziotta uccisa da un collega
Nuovi dettagli emergono sulla dinamica dell’agguato. La vittima sarebbe stata raggiunta alla testa da almeno due colpi di pistola. Gli agenti sono intervenuti su segnalazione di alcuni residenti dello stabile in zona Torraccia, che hanno avvertito il suono degli spari. Quando i soccorsi sono giunti sul posto non hanno potuto fare altro che constatare il decesso della donna.
Secondo quanto riportato dall’Adnkronos, la vittima e il suo carnefice erano colleghi. Anche l’omicida era infatti un poliziotto e lavorava nello stesso ufficio della collega. La Squadra Mobile di Roma indaga sul movente. Al vaglio degli inquirenti la possibilità che i due fossero amanti.
Secondo le prime ricostruzioni, la poliziotta era sposata con un ispettore del commissariato di polizia Sant’Ippolito di Roma. Il loro figlio, anch’egli membro delle forze dell’ordine, è in servizio a Piacenza.
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