Chi è Julian Nagelsmann – Evidentemente segnali che potesse essere un predestinato, sono stati colti sin da subito: era destino che l’abbandono precoce al calcio giocato per via di continui e piccoli infortuni che gli hanno tormentato il ginocchio, gli avrebbe aperto un nuovo modo di approccciare lo sport che ha sempre amato. Dal giorno in cui ha appeso le scarpette al chiodo, non ha perso tempo per mettersi in discussione e ripartire subito con un nuovo ruolo, quello di allenatore.
Attualmente senza panchina per “colpa” di un esonero schok subito nel bel mezzo di questa stagione agonistica, è stato inserito nel casting del dopo Spalletti dal Napoli, il presidente De Laurentiis lo ha annoverato tra i suoi preferiti, tanto da indurre gli sperti di calciomercato a pensare che ad accomodarsi sulla panchina partenopea per la prossima stagione con molta probabilità potrebbe essere lui, considerato anche la vocazione internazionale che si porta appresso apprezzata molto dal patron della squadra neocampione d’Italia.
Chi è Julian Nagelsmann
Chi è Julian Nagelsmann? Uno dei migliori alleantori in circolazioni, di nazionalità tedesca, classe 1987. Capace di attenzionare la curiosità di molte squadre, tante quante si sono interessate al suo profilo per ingaggiarlo, nonostante la giovane età, ha un curriculum costellato di esperienze già importanti e di primissimo ordine che nell’immediato futuro avrà modo sicuramente di arricchire: il tecnico che è un osservato speciale è oggetto del desiderio di molte società, in particolar modo del Napoli.
Carriera
Nagelsmann ha vissuto, la sua prima esperienza in panchina con l’Augusta II in qualità di collaboratore tecnico di Thomas Tuchel, terminata la quale ne inizia subito un’altra nello stesso ruolo ma seduto al fianco di Schmidt per guidare il Monaco 1860. Due anni dopo si incammina nella sua prima avventura da primo allenatore all’Hoffenheim under 17.
Successivamente, vive un esperienza annuale in prima squadra come assitente tecnico, ma chiederà subito dopo di tornare su una panchina di una squadra giovanile e gli verrà assegnato quella dell’Under 19.
L’Hoffenheim, sarà la prima società ad offrirgli la possibilità di guidare la prima squadra in BundesLiga e la ripagherà conquistando prima i preliminari di Champions e poi nell’annata successiva la qualificazione diretta ai giorni (prima volta in assoluto per l’Hoffenheim) della prima competizione continentale per club.
Le sue doti, vengono apprezzate molto e sarà il Lipsia ad ingaggiarlo con un contratto quinquennale. Anche in casa Red Bull otterrà dei buoni risultati. Al primo anno dopo aver concluso il girone di andata in testa alla classifica, terminerà la stagione in terza posizione e con la conseguente qualificazione in Champions. Al primo anno di Champions condurrà i suoi ragazzi fino alla semifinale, dove verrà eliminato dal Psg di Neymar.
Nell’ultimo anno, sulla panchina della squadra baincorossa, si giocherà in un testa a testa il campionato con il Bayern, arriverà in semifinale di Coppa di Germania e verrà eliminato agli ottavi di finale dal Liverpool. A fine stagione saluterà per approdare a Monaco di Baviera alla corte del blasonato Bayern.
Nagelsmann e l’esonero al Bayern
Sembrava un matrimonio eccezionale quello che aveva sancito il contratto firmato dal giovane tecnico e dal Bayern Monaco, ma poi succede l’incredibile: dopo 25 giornate di Bundesliga a -1 dal Dortmund capolista e il raggiungimento dei quarti di finale in Champions (grazie al suo lavoro aveva fatto registrare sino ad allora la miglio rdifesa e il miglior attacco del torneo), Nagelsmann, lascia, perchè costretto dall’esonero impartitogli dalla società.
Il vero motivo non si è mai saputo, per esempio la dirigenza attribuirà la scelta a problemi legati ai risultati, anche se il motivo sembrerebbe da ricercare nella vita privata del tecnico: la relazione con la giornalista Lena Wurzenberger che gli avrebbe fatto perdere la fiducia da parte dei suoi giocatori.