In queste ore la Moldavia, più precisamente il Mimi Castle, sta ospitando il vertice della Comunità Politica Europea, con la partecipazione inaspettata del presidente Zelensky. Al summit sono invitati anche altri 47 Paesi, tra cui 27 membri dell’Unione Europea. Tra i leader attesi c’è anche Giorgia Meloni, che sarà poi costretta a rientrare in Italia a causa di impegni costituzionali legati alla Festa della Repubblica.

La presenza dell’inquilino di Kiev era tutt’altro che scontata, visti gli ingenti pericoli all’incolumità del Premier del Paese sotto attacco russo. Zelensky, tenendo la sua partecipazione al summit segreta fino all’ultimo minuto, è comunque riuscito a presenziare in Moldavia e a prendere la parola a proposito delle condizioni in cui versa la sua Nazione.

Tema cardine dell’incontro è infatti proprio la situazione in Ucraina ed è di conseguenza un segnale importante che nella family photo, la foto di rito che precede l’avvio dell’incontro previsto per le 12, ci sarà anche la figura di Zelensky. Anche prima dell’avvio del summit, il Presidente Ucraino ha voluto parlare ai cronisti, affermando ancora una volta con estrema chiarezza la posizione dell’Ucraina nella guerra che la sta coinvolgendo:

Ci fermeremo quando vinceremo o quando la Russia smetterà di occupare i nostri territori

ha detto con la solita fermezza. Poi, il primo cittadino dell’Ucraina ha parlato del rapporto tra il suo Paese e la Nato, auspicando una celere accoglienza da parte dell’alleanza militare:

L’Ucraina è pronta a essere parte della Nato, quando anche la Nato sarà pronta ad accoglierla Le garanzie di sicurezza sono importanti non solo per l’Ucraina, ma anche per i suoi vicini

Vertice Comunità Politica Europea, Borrell ribadisce l’appoggio a Zelensky: “La Russia non è qui perché esclusa da Putin”

A margine dell’incontro, anche l’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell, ha preso la parola con i cronisti e ha avuto modo di ribadire il suo pieno appoggio, che è anche l’appoggio di tutta la comunità europea, alla causa ucraina. Borrell ha speso qualche parola in riferimento al nuovo, tremendo attacco russo che nella notte ha toccato Kiev provocando la morte di tre dei suoi cittadini.

Deploro il nuovo attacco a Kiev con due bambini uccisi. È un’altra dimostrazione che la Russia continua ad attaccare i civili in Ucraina. Spero che la presenza qui di tanti leader, a qualche chilometro dal confine con l’Ucraina, mandi un forte messaggio sull’unità di tanti Stati non solo dell’Ue ma anche di altri nella difesa dell’ordine internazionale, del diritto delle persone, della sovranità dei Paesi.

Borrell ha poi parlato della Russia come di un Paese che si è voluto escludere dalla Comunità internazionale per scelte politiche aggressive e ingiustificate, come per l’appunto la conquista violenta dei territori ucraini:

La Russia non è qui non perché non l’abbiamo voluta invitare ma perché Putin l’ha voluta escludere da questa Comunità lanciando la guerra ingiustificata contro l’Ucraina

Infine, l’Alto rappresentante ha parlato di quali saranno i pilastri del summit al via alle 12 di oggi, individuando chiaramente tre temi su cui concentrarsi:

Dobbiamo lavorare su tre parole: collegare meglio le persone di questa Comunità politica. Secondo, la stabilità del nostro Continente, abbiamo tanti problemi nei Balcani. La terza parola è la sicurezza.

Vertice CPE, Sunak: “La sicurezza sia al primo posto”

Il tema della sicurezza costituisce un punto fondamentale anche per Rishi Sunak, premier britannico. Il primo cittadino UK è arrivato in mattinata al Mimi Castel e ha già messo in chiaro gli argomenti che gli stanno più a cuore e che costituiranno il fulcro dei suoi interventi. Una nota diffusa ieri anticipa infatti parte del suo discorso:  

L’Europa si trova ad affrontare minacce senza precedenti alle sue frontiere. Non possiamo affrontare questi problemi senza che i governi e le istituzioni europee lavorino a stretto contatto. In ogni riunione, in ogni vertice, in ogni incontro internazionale come questo, la sicurezza dei nostri confini deve essere in cima all’agenda.

Cooperazione internazionale e sicurezza dei confini sono dunque parti fondamentali nell’approccio politico internazionale di Sunak, che spenderà qualche parola anche sul tema dei migranti e sulla necessità di smantellare le organizzazioni criminali che organizzano i loro spostamenti illeciti.