Botta e risposta tra Matteo Salvini e i maranza. I giovani hanno mandato un video nel quale parlano di un “piano B” rispetto alla festa organizzata a Peschiera. Il ministro delle Infrastrutture ha risposto dicendo che la festa del 2 giugno non sarà sicuramente rovinata e che resterà un’occasione di gioia, sorrisi e rispetto delle regole.

Peschiera, la risposta dei maranza

Peschiera attende il 2 giugno con preoccupazione, da qualche giorno tantissimi video invocano il “raduno” dell’evento di un anno fa che ha visto moltissime violazioni della legge e tanti interventi della polizia. Tra le tante denunce ci sono anche quelle per abuso verbale nei confronti di alcune ragazze in treno. Si sono tenuti diversi incontri per capire come agire e ora la città sembra pronta a tener testa a un eventuale ritorno dei teppisti, sotto osservazione c’è anche la stazione della città.

Il botta e risposta tra i Salvini e i maranza

Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini aveva già preso posizione sul possibile raduno che avverrebbe a Peschiera:

l 2 giugno dell’anno scorso, il lago di Garda divenne tristemente protagonista del raduno nato come “L’Africa a Peschiera del Garda”, dove migliaia di ragazzi – per lo più nordafricani – si diedero appuntamento per scatenare risse, scontri con la polizia e molestie sessuali. In questi giorni qualcuno sta lanciando l’appello per replicare il raduno: la Festa della Repubblica non può essere un’occasione per sfogare violenza, ma deve essere un momento di convivenza sana e pulita, nel rispetto di ragazze e ragazzi, di regole e buona educazione.

Questo aveva scritto in un post Instagram tre giorni fa il segretario del Carroccio. I giovani che vorrebbero prendere parte alla festa di Peschiera hanno però diffuso nelle ultime ore un video dove parlano di un non meglio specificato “Piano B”. Matteo Salvini ha replicato così alla provocazione dei giovani:

Altro che provocazioni e “piani B”, la Festa del 2 giugno è e deve rimanere una giornata di Festa, di gioia, orgoglio e sorrisi. Proprio per questo, la Polizia Ferroviaria e le altre Forze dell’Ordine hanno fatto sapere di essere al lavoro da giorni per evitare incidenti, pericoli e problemi: in primo piano “la messa in sicurezza dei convogli, compreso il regolare pagamento del biglietto, e controlli nelle stazioni limitrofe da cui partono treni diretti a Peschiera, come Milano, Verona, Brescia e Rovigo”.