Bonus edilizi, con il dato di 30 miliardi di euro di crediti d’imposta rimasti ancora bloccati nonostante le novità introdotte dalla conversione del decreto 11 del 2023, sono solo tre le banche che comprano bonus. Il provvedimento di aprile non ha sortito finora le prospettive di riapertura del mercato di scambio dei crediti, con una situazione impantanata che sta danneggiando famiglie e imprese e interventi di riqualificazione energetica e di ristrutturazioni che rischiano il blocco. Nella giornata di oggi, 31 maggio, c’è stata un’audizione in Commissione Finanze della Camera durante la quale il ministero dell’Economia ha risposto all’onorevole Emiliano Fenu del Movimento 5 Stelle.

Nel corso del Question time, si è fatto il punto sulla situazione delle banche che acquistano crediti d’imposta, soprattutto della nascente piattaforma Enel X per la quale i tempi si allungano, ma anche delle difficoltà del settore dell’edilizia che ora rischia la perdita di posti di lavoro e delle stesse imprese.

Bonus, banche che comprano crediti d’imposta e sconti in fattura sono solo tre: ecco quali sono

Sono solo tre le banche che stanno acquistando i crediti d’imposta dei bonus edilizi e del superbonus 110%, nonostante la riapertura promessa in sede di conversione del decreto 11 del 2023 che aveva prospettato un contesto di ripresa della compravendita dei benefici fiscali. È quanto emerso nel corso dell’interrogazione nella Commissione Finanze della Camera nella giornata di oggi, 31 maggio, con la risposta del ministero dell’Economia al capogruppo per il M5S alla Camera, Emiliano Fenu.

Ad oggi, secondo le informazioni del ministero di Via XX Settembre, rimangono attive sul mercato le sole banche Intesa Sanpaolo, Enel X e Sparkasse, la Cassa di Risparmio di Bolzano. A inizio di aprile si era fatto il nome di altre banche, come Crèdit Agricole, Unicredit e Poste Italiane per un riavvio delle operazioni di acquisto, ma sono ancora alle prese con l’ultimazione delle procedure di adeguamento alla legislazione vigente. Tra le altre banche che sono prossime alla ripresa della compravendita dei bonus edilizi, vi è anche Banco Bpm.

Inoltre, il ministero dell’Economia segnala anche altre piattaforme di intermediazione privata che stanno valutando le offerte di acquisto dei bonus edilizi, quali Finanza Tech, SiBonus, Giroconto e Innova Credit. Tuttavia, il ministero chiarisce che la realizzazione al veicolo finanziario che dovrebbe acquistare i crediti d’imposta, non rappresenta un’iniziativa intrapresa dall’amministrazione pubblica. È altrettanto vero che la società Enel X, in collaborazione con altre banche, stia lavorando già alla realizzazione della piattaforma ma che la piena operatività è prevista solo a partire dal prossimo mese di settembre, al termine delle autorizzazioni occorrenti e nel rispetto delle tempistiche. La piattaforma procederà con l’acquisto dei bonus dagli operatori privati e industriali.

Superbonus, ipotesi di compensazione F24 per smaltire i 30 miliardi di bonus rimasti bloccati

A fronte della risposta del ministero dell’Economia sulla questione dei 30 miliardi di crediti d’imposta dei bonus edilizi e del superbonus rimasti bloccati nonostante l’intervento normativo della conversione del decreto 11 del 2023, si denota una situazione in cui servirebbe rimettere mano alla normativa per evitare la chiusura di molte imprese del settore e la perdita di migliaia di posti di lavoro. Emiliano Fenu rilancia la proposta di utilizzare la compensazione dei modelli F24 dei clienti delle banche per far ritornare a circolare la moneta fiscale e liberare i cassetti fiscali degli istituti bancari.

Le misure introdotte dal provvedimento di aprile avrebbero consentito solo all’1 per cento delle banche presenti nel panorama italiano – che ne conta oltre 600 – di riprendere le operazioni di acquisto dei crediti d’imposta sui bonus edilizi. Proprio nella giornata di oggi è intervenuta anche l’Associazione nazionale dei costruttori edili (Ance) che ha rilanciato la compensazione dei modelli F24 quale unica soluzione, più veloce ed efficace, per sbloccare il mercato dei crediti d’imposta.