Nell’era dell’innovazione tecnologica, l’adozione di una strategia digitale è fondamentale per le imprese che desiderano mantenere la loro competitività sul mercato. Secondo recenti studi, molte aziende considerano la digitalizzazione come un pilastro fondamentale per la loro crescita futura. Tuttavia, almeno in Italia, le competenze digitali più ricercate non si trovano. E questo può essere uno step importante quando si parla di formazione e di professioni del futuro. Ma quali competenze digitali sono le più cercate, quali i mestieri del futuro (anzi, del presente) più richiesti?
Competenze digitali e innovazione: le aziende italiane si stanno svegliando?
L’implementazione efficace di strategie di innovazione richiede una forza lavoro con competenze digitali adeguate. Secondo un rapporto del 2022 a cura del Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere e Anpal in collaborazione con il Centro Studi delle Camere di Commercio G. Tagliacarne, intitolato “Competenze digitali, 2022”, il 41,4% delle aziende italiane ha adottato strategie di investimento digitali che combinano tecnologia, nuove strutture organizzative e modelli di business alternativi.
Allo scopo di realizzare gli obiettivi previsti dalla transizione 4.0, le imprese ricercano pertanto figure professionali con competenze digitali applicabili ai diversi ambiti societari. Tra le professioni più ricercate figurano:
- Analisti e progettisti di software;
- Tecnici programmatori;
- Ingegneri energetici e meccanici;
- Tecnici esperti in applicazioni;
- Progettisti e amministratori di sistemi;
- Tecnici dell’organizzazione e della gestione dei fattori produttivi;
- Tecnici gestori di reti e di sistemi telematici;
- Tecnici web;
- Ingegneri elettronici e in telecomunicazioni.
I risultati dello studio evidenziano l’importanza delle seguenti competenze digitali:
- Comunicazione visiva e multimediale: questa competenza è stata richiesta ed evasa nel 64% dei casi, registrando un incremento del 3,5% rispetto all’anno precedente.
- Capacità nell’utilizzo di linguaggi e metodi matematici e informatici: rappresentante il 51,9% delle assunzioni, con un aumento dell’1,4%.
- Capacità di gestione delle soluzioni innovative 4.0: È stato rilevato un aumento dell’1,1% rispetto al 2021, con il 37,5% delle assunzioni in azienda che ha riguardato questa competenza.
Tuttavia, i numeri sopra riportati non sono sufficienti per colmare un vuoto che sta diventando sempre più importante. Infatti, le aziende italiane stanno riscontrando difficoltà nel reperire candidati con queste competenze fondamentali.
Competenze digitali sempre più difficili da reperire
Le aziende stanno riscontrando crescenti difficoltà nel reperire personale con competenze digitali di base (41,8%), abilità matematiche e informatiche (42,7%) e competenze 4.0 (43,7%). L’importanza di avere un mix di competenze digitali, o e-skill mix, è fondamentale per il successo delle aziende.
Infatti, per il 49,9% delle assunzioni, si richiede ai laureati un mix di competenze digitali. Tuttavia, il reperimento di candidati con la combinazione di tali preparazioni raggiunge nel complesso un’elevata difficoltà del 47,3%, con professioni come matematici e statistici che raggiungono una difficoltà di reperimento dell’82,7%.
Snocciolando qualche numero, dal report si evince che nel 2022 la richiesta di competenze mixate (almeno 2 su 3) ha coinvolto circa 823 mila posizioni, ovvero 177 mila unità in più rispetto al 2021. A un laureato su due è richiesto tale mix, soprattutto nelle discipline STEM: in questo contesto, l’87,5% dei laureati in ingegneria elettronica e dell’informazione e l’87,2% dei laureati in scienze matematiche e fisiche e informatiche deve avere la padronanza di almeno 2 competenze digitali su 3.
La domanda di competenze digitali per area territoriale
La domanda di competenze digitali varia a seconda dell’area territoriale. Ad esempio, le competenze di base sono molto richieste a Milano (168 mila assunzioni circa), Roma (126 mila), Torino (quasi 57 mila) e Napoli (oltre 55 mila). Le capacità matematiche e informatiche sono particolarmente richieste a Milano (oltre 113 mila programmate), Torino (quasi 44 mila), Bologna (oltre 23 mila) e Brescia (quasi 22 mila), mentre le competenze 4.0 sono molto richieste a Milano (80 mila), Roma (56 mila), Napoli (oltre 30 mila) e Torino (circa 29 mila).
I dati illustrati dal report vanno quindi a sottolineare l’importanza della digitalizzazione nel mondo del lavoro moderno. Per rimanere competitive, diventa chiaro come le aziende debbano investire non solo nella tecnologia, ma anche nelle abilità digitali del loro personale, e dunque nella loro formazione specializzata.