Per lo stadio di San Siro, in ottica futura, si prospetta lo scenario Monza e Adriano Galliani. Questo in base a quanto riferito a margine di un evento a Milano da parte del primo cittadino meneghino Giuseppe Sala, che riferisce di aver avuto una telefonata con lo stesso Galliani il cui tema è stata proprio l’intenzione da parte del braccio destro calcistico di Silvio Berlusconi di interessarsi al Giuseppe Meazza: “La telefonata che ho avuto con Adriano Galliani, amministratore delegato del Monza, è stata estremamente interlocutoria, però ho apprezzato e comunque conoscendo il personaggio ho pensato: `non si sa mai”.

Il primo cittadino, tuttavia, ha voluto specificare l’intento scherzoso della telefonata, seppur dietro ci sia un velo di verità: “il tono della telefonata era scherzoso però Galliani è una persona ambiziosa, io lo conosco da tanti anni. E credo che lui e Silvio Berlusconi si siano infilati in questa avventura con il club del Monza certamente per passione ma anche per ambizione. Galliani ha già fatto molto, dopodiché lui si è informato”. Dal Brianteo a San Siro il passo, dunque, non è così breve, anche perché per il Giuseppe Meazza, al momento, ci sono altri progetti.

Tra due anni, in base alle ultime indiscrezioni, scatterà automaticamente il vincolo di interesse culturale per quanto riguarda il secondo anello del Giuseppe Meazza. In questo momento il nucleo nevralgico dello stadio di Inter e Milan potrebbe essere sottoposto a questa tema, con la sovrintendenza che non sarebbe intenzionata in nessun modo a cancellarlo. Così si andrebbe a scongiurare un’eventuale demolizione, decisione emersa successivamente all’incontro in Comune di Milan e Inter con i vertici del comitato “Referendum X San Siro” e il Collegio dei Garanti dell’Amministrazione. 

Stadio San Siro, da Galliani alla sovrintendenza i possibili scenari

Lo scenario di San Siro, legato non solo a Galliani, subirà dei risvolti veri soltanto tra qualche anno. Aggiornamenti, tuttavia, ci saranno tra qualche settimana con Inter e Milan in attesa di ricevere una risposta da parte della sovrintendente Emanuela Carpani in merito alle scelte future legate all’impianto sportivo. Al momento, da parte di entrambe le compagini, ci sarebbe la volontà di cambiare strada e contesto in cui giocare le prossime gare.

L’idea che si sta sviluppando è quella di vedere Inter e Milan in due case diverse, andando a giocare le proprie partite in due campi distinti e separati, modello Liverpool-Everton. Il presidente del Milan Paolo Scaroni, tuttavia, ha scartato già alcune ipotesi sui terreni per far sorgere l’impianto, tra i quali quella legata a La Maura. Parliamo del terreno all’interno del Parco Agricolo Sud Milano e poco distante dal Meazza. Al momento restano in corsa Sesto San GiovanniSan Donato e Rozzano-Assago.