Psicologo a scuola per studenti e docenti: se ne parla da tempo, se fosse la volta buona sarebbe l’inizio di una lunga, e necessaria, battaglia di civiltà. La richiesta arriva da più parti, da tempo. E’ lo stesso ministro Giuseppe Valditara a tornare sul tema. Il continuo susseguirsi di episodi di violenza obbliga a prendere una decisione ferma, e definitiva. Ne abbiamo parlato con Antonio Labate, presidente della Confederazione Sindacati Lavoratori Europei e Rita Proietti Zaccaria, psicologa della CSLE, comparto scuola.
Psicologo a scuola per studenti e docenti: “Non è un problema attuale, e non è neppure cominciato col Covid”
“Siamo 125mila professionisti iscritti all’Ordine degli Psicologi, in Italia. La scuola, da tempo, chiede una presenza qualificata che sappia prevenire episodi di violenza e supportare il personale scolastico. Mi sono mossa a supporto della confederazione CSLE che, da diverso tempo, chiede in modo strutturale la presenza della figura dello psicologo nella scuola – hanno aggiunto Labate e Zaccaria, su Radio Cusano Campus, a Società Anno Zero – il disagio psicologico è aumentato col Covid, ma non è un problema attuale e non è neppure cominciato col Covid. Valditara sembra esserci accorto soltanto oggi? Speriamo l’interesse non finisca domani. A febbraio abbiamo scioperato per questo motivo“.
Leggere e interpretare i segnali dei giovani
Non siamo nuovi a simili episodi, il caso di Abbiategrasso è soltanto l’ultimo in ordine cronologico. “Certi segnali potrebbero essere intercettati prima che avvengano determinati fatti. Bisogna prevenire, il problema va avanti da anni. Non ha senso aspettare che si verifichi nuovamente un episodio simile. I ragazzi sono spesso dei libri aperti, il disagio è conosciuto e non viene interpretato – hanno sottolineato gli esperti – gli insegnanti sono impegnati nella loro attività“.
L’importanza di farsi aiutare
Con l’introduzione e l’ingresso degli psicologi a scuola bisogna che gli studenti e i docenti sappiano farsi aiutare. “Se la figura si pone come aiuto avrà successo, se sarà una figura che verrà etichettata non sarà così. Andare dallo psicologo non vuol dire curare una malattia, ma esternare il proprio stato d’animo, è importante che il concetto sia chiaro sia per i docenti che per gli studenti – si sono congedati Labbate e Zaccaria – in Italia quando si verificano episodi gravi tutti ne parlano, man mano che passa il tempo tutto svanisce, si dimentica. Questa volta saremo perseveranti“.