Giorgia Meloni traccia l’obiettivo del governo sul Pnrr: un obiettivo “chiaro”, legato ad “ottimizzare al meglio l’occasione compiendo scelte strategiche, chiare ed efficaci, velocizzando al massimo le procedure e garantendo che le risorse possano arrivare a terra”.

La premier ne ha parlato in occasione dell’introduzione alla relazione semestrale sull’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Si tratta, nel dettaglio, del terzo rapporto sul piano di attuazione del Pnrr, un progetto su cui il governo ha lavorato fin dalle prime battute del suo insediamento. La relazione è stata trattata a Palazzo Chigi, alla presenza della squadra di governo.

Proprio l’esecutivo “continuerà a lavorare, d’intesa con la Commissione europea, non solo per conseguire gli obiettivi semestrali ma per dare piena attuazione a tutto il Piano, che è uno strumento cruciale per la crescita, l’innovazione e lo sviluppo dell’Italia”.

La relazione di Giorgia Meloni sul Pnrr: “Formalizzare proposte di modifica al Piano entro la scadenza del 31 agosto”

Proprio il Pnrr, ribadisce Meloni, è uno dei cavalli di battaglia del governo. Un lavoro che parte fin dal suo insediamento, in sinergia con l’Ue: quella finora si è rivelata una “fase di ricognizione fondamentale perché propedeutica al passo successivo”.

L’intensificazione del confronto, come stabilito con l’Unione Europea, per formalizzare le proposte di modifica al Piano entro la scadenza prevista del 31 agosto 2023, con la contestuale integrazione del capitolo REPowerEU. Si tratta di un lavoro estremamente delicato che il governo sta portando avanti con la massima attenzione e con grande responsabilità.

L’eventualità di modificare il Pnrr è legata ad una serie di fattori che hanno fatto “emergere nuove priorità”, come sottolineato dal capo dell’esecutivo.

La guerra di aggressione della Federazione Russa all’Ucraina, e gli shock energetici, economici e sociali che ne sono seguiti, hanno fatto emergere nuove priorità di cui è necessario tener conto e la conseguente necessità di aggiornare il Piano.

Alla cabina di regia, al fianco della presidente del Consiglio, c’era il ministro per il Pnrr, Raffaele Fitto. Presenti anche, tra gli altri, il ministro della Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, la ministra per le riforme Elisabetta Casellati e il ministro per gli Affari regionali Roberto Calderoli.

Oltre a loro svariati altri membri della squadra dell’esecutivo, tutti in un certo qual modo interessati dal Piano. A Palazzo Chigi anche il governatore lombardo Attilio Fontana, in rappresentanza della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Michele Pascale, presidente dell’Upi e il presidente dell’Anci Antonio Decaro.

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