Carte di credito vendute nel dark web: preoccupa la persistente fuga dei dati sensibili. Questa volta nell’archivio virtuale dei criminali sono finite 6milioni di carte di credito, di cui 80mila italiane. “Un classico – ha detto William Nonnis, a Società Anno Zero, su Radio Cusano Campusil furto avviene attraverso il phishing, arriva la mail o il messaggio, dove chiedono di inserire i dati; l’altro è il malware, un agente installato sul dispositivo. L’incremento dei prelievi di queste informazioni avviene attraverso l’uso del il wi-fi pubblico. Effettuiamo pagamenti dal cellulare utilizzando una connessioni sotto attacco, e i dati che inseriamo è come se li inserissimo in una pagina che controllano che contiene: nome, cognome, numero di carta“.

Carte di credito vendute nel dark web: quali tutele per i consumatori?

Controllate di attivare il servizio dei movimenti sul conto corrente. E’ una tutela importante – ha aggiunto Nonnis, full stack & blockchain developer, dell’Enea – a molti correntisti non segnalano il prelievo della cifra fino a 24,99euro, il messaggio arriva dai 25 euro in su. C’è stato anche un servizio di Report dove hanno evidenziato il problema: consiglio agli utenti di pagare 50 centesimi ad SMS, ma nel momento in cui si spende anche 1 centesimo del conto corrente bancario l’utente riceve la notifica del versamento, del prelievo o del bonifico“.

Ricominciare dalla formazione, dobbiamo imparare ad usare internet

Il web è difficile da controllare: si suddivide in surface web, deep web e dark web. E’ difficile che la polizia postale rintracci i pedofili, sono canali difficilissimi, la maggior parte degli internauti sono anonimi. Il web si costituisce nel 76% dal dark web, dobbiamo capire dove stiamo andando con la navigazione su internet, se non riusciamo a capirlo vuol dire che non abbiamo neppure acquisito le giuste competenze – si è congedato l’esperto – dobbiamo formarci, istruirci al cambiamento, stiamo usando uno strumento che non è nato con l’essere umano, è una evoluzione sociale, come la macchina“.