Un risultato incredibile per il club giallorosso. La Roma è pronta a giocarsi la seconda finale europea in due anni. Un cambio di rotta straordinario il cui merito va soprattutto a Josè Mourinho, capace di far fare il salto di qualità a una squadra poco abituata, nel recente passato, a vincere. Questa sera alla Puskàs Arena, i romanisti sperano di poter alzare al cielo l’Europa League. Il sogno potrebbe diventare realtà. Ad assistere alla finale ci sarà Dan Friedkin, il presidente, è arrivato a Budapest. Stanotte si è concesso una passeggiata per le vie della città ungherese e ha incontrato decine di tifosi in festa. La domanda di tutti è una sola: Mourinho resta?
Friedkin a Budapest incontra i tifosi
La notte di Budapest è finalmente arrivata. I tifosi romanisti non aspettano altro da un paio di settimane. Esattamente da quando, battendo il Bayer Leverkusen per 1 a 0 grazie al gol di Bove hanno avuto la certezza di essere in finale di Europa League. Per alzare la Coppa al cielo dovranno sconfiggere il Siviglia e non sarà facile. La squadra spagnola è una veterana della competizione, ha già disputato sei finali vincendo sei volte il trofeo. Ma la Roma pensa solo a mantenere alta la concentrazione. Mourinho è l’uomo giusto al comando. Già lo scorso anno, alla sua prima stagione sulla panchina giallorossa, il tecnico portoghese ha portato la squadra in finale di Conference League vincendo poi la Coppa in palio. Un anno dopo i romanisti sperano di potersi ripetere, bissando il successo e alzando l’asticella.
A Budapest, intanto, è arrivato anche Dan Friedkin, il presidente della Roma. Nella notte si è concesso una lunga passeggiata sul Danubio. A raccontarlo è questa mattina il Corriere dello Sport.
“Qualche tifoso lo riconosce. “Mr President”, gli gridano. Lui si ferma, sorride, dice “Daje” e “Forza Roma” a tutti. Posa per le foto. Dà il cinque. Sorride e capisce benissimo l’italiano. Quando gli chiedono di Mourinho: “Ma resta vero?” Dan si limita a sorridere. Probabilmente ha inteso bene la domanda, ma non è il momento di parlare di futuro. Conta solo la Roma e conta solo la finale”.
Il futuro di Mourinho
Intanto la finale di questa sera, poi ci sarà modo di tirare le somme e decidere in maniera seria cosa fare nell’immediato futuro. Le strade della Roma e di Mourihno, però, potrebbero davvero dividersi. Nelle ultime settimane l’allontanamento tra la società giallorossa e il mister è stato evidente. Alla dirigenza non sono andate giù alcune dichiarazioni fatte dallo Special One, sul mercato e sulla rosa soprattutto, ma anche sulla gestione arbitrale e sul peso della Roma nelle stanze del potere.
Intanto ieri Mourinho ha presentato la partita tra Siviglia e Roma in conferenza stampa. Ovviamente i giornalisti presenti hanno provato a stuzzicare il tecnico anche sul futuro, ma l’allenatore portoghese non ha voluto annunciare niente di ufficiale. “Io ho parlato con i miei ragazzi – ha detto lo Special One – ho risposto in maniera obiettiva. Loro sanno quello che penso e non voglio che vi dicano cosa ho detto. Rispetto al 2010 (quando vinse il triplete con l’Inter prima di lasciare il club nerazzurro) la situazione è diversa perché era tutto fatto col Real. Oggi zero contatti con altre società, oggi è importante essere noi”.
Niente di ufficiale insomma. Guai a spostare l’attenzione dalla finale di Europa League. La partita di questa sera è la cosa più importante, poi non mancherà occasione per tornare sull’argomento e capire quale sarà la scelta di Mou. A fare la differenza potrebbe essere anche il rapporto con Tiago Pinto. Tra il mister e il General Manager c’è chi parla si rapporti molto tesi.