Campedelli Juve – L’ex presidente del Chievo Verona ha attaccato la società bianconera dopo l’accordo per il patteggiamento con la Procura Federale. Con l’ammenda inflitta alla Vecchia Signora, si è messa la parola fine alle vicende giudiziarie bianconere almeno dal punto di vista della giustizia sportiva. L’ex presidente del Chievo Verona, Luca Campedelli, ha attaccato la Juve dopo il patteggiamento. La società clivense, nel 2021, è stata radiata dai campionato professionistici.
Campedelli: “Ognuno può stringere accordi al di fuori del vincolo federale”
Nella giornata del 30 maggio, la Juventus e la Procura Federale hanno raggiunto un accordo: la società bianconera ha patteggiato dopo il deferimento avuto dalla FIGC per la manovra stipendi, i rapporti con gli agenti e le partnership sospette con altri club. I bianconeri dovranno pagare un’ammenda di 718.240,00 euro. La decisione presa dal Tribunale federale ha così messo fine alla vicende giudiziarie della Juventus almeno dal punto di vista della giustizia sportiva. Nonostante il presidente Gravina abbia mostrato entusiasmo per la conclusione della situazione, non tutti la vedono allo stesso modo. Tra questi, c’è Luca Campedelli, che ha attaccato la Juve e il patteggiamento con la FIGC. L’ex presidente del Chievo Verona ha così dichiarato: “Un tifoso su tre è bianconero: non mi pare il caso di rinunciare a una società così importante. L’ha detto anche Gravina, che bisogna tutelare il brand Juve”.
E poi l’imprenditore veronese ha concluso: “Se la caverà con una piccola multa la società, ne consegue che ognuno può stringere accordi al di fuori del vincolo federale senza problemi. E così si giustifica questo tipo di operazioni. Il Chievo? Me lo hanno ammazzato”.
Juventus e Chievo Verona, la differenza tra i due casi
Cosa c’è dietro l’attacco pubblico di Luca Campedelli nei confronti della Juve? A suo avviso, la differenza di trattamento da parte della FIGC nei confronti della società bianconera e del Chievo Verona. Il club veronese, infatti, è stato radiato nel 2021 e costretto a ripartire dai dilettanti. Cosa è successo? Al termine del campionato 2019/2020, la società veronese si è vista respingere l’iscrizione al campionato di Serie B. In seguito alle diverse segnalazioni della Covisoc, il Chievo Verona è stato radiato dai campionati professionisti.
Un caso analogo tra Chievo e Juve, però, è legato al caso delle plusvalenze fittizie: anche la società clivense è stata punita dalla giustizia sportiva. Mentre i bianconeri hanno ricevuto una penalizzazione di dieci punti in classifica, i gialloblù sono state condottate dal Tribunale Federale. Secondo l’accusa, le plusvalenze messe a segno dal Chievo Verona – nel 2018 – sono servite per permettere al club di iscriversi al campionato di Serie A e coprire le grosse perdite della società di Luca Campedelli. Alla fine di quella stagione, la squadra clivense è stata comunque retrocessa in Serie B. Dopo due anni – in entrambi i campionati la stagione è finita ai playoff – è arrivata la radiazione e la società, con Sergio Pellissier presidente, è ripartita dai dilettanti.
Nelle parole del presidente del Chievo Verona, quindi, c’è un attacco a quello che è stato il trattamento da parte della Procura Federale nei confronti di Juventus e Chievo Verona.