Belgorod è di nuovo sotto la minaccia delle bombe: in questa guerra tra Russia e Ucraina è impossibile non riconoscere nella città al confine tra i due Paesi uno degli epicentri del conflitto. E infatti, proprio oggi gli abitanti della cittadina russa hanno assistito a una pioggia di detonazioni nel loro cielo e tra le loro case. In tutto si contano 4 feriti. A dare la notizia è il Governatore della regione, Vyacheslav Gladkov.
Il Governatore russo descrive così gli esiti del «massiccio attacco» da parte dell’Ucraina:
Quattro persone ferite. Due sono stati prontamente portati all’ospedale di Belgorod. L’uomo ha ferite da schegge al collo e alla schiena, le condizioni sono gravi, la donna ha ferite da schegge al braccio e all’avambraccio. I medici stanno conducendo tutti gli esami necessari.
Gladkiv ha anche affermato che i bombardamenti hanno danneggiato diversi edifici nella regione. In particolare, otto appartamento, quattro case, una scuola e due edifici amministrativi si sono sgretolati sotto la forza delle detonazioni.
Guerra Ucraina: dopo le bombe su Belgorod, c’è il lancio di un drone su Krasnodar
L’incendio che ha coinvolto la raffineria di petrolio russa Afipsky, nella regione di Krasnodar, sarebbe stata causata da un drone ucraino. Questo quello che denuncia il governatore della regione, Veniamin Kondratyev, il quale ha inoltre spiegato che il fuoco è stato calmato e l’attacco non ha causato vittime.
Un incendio è scoppiato sul territorio della raffineria di petrolio Afipsky. Un impianto di raffinazione ha preso fuoco. Un attacco di droni è al momento ritenuto la causa più plausibile. L’incendio è stato contenuto in un’area di 100 metri quadrati e non ci sono state vittime.
ha ricostruito Kondratyev.
La raffineria Afipsky è dirimpettaia del porto di Novorossiisk, sul Mar Nero. Il sito ospita una raffineria che, in quanto punto strategico, è stata più volte fatta oggetto di attacchi da parte di Kiev. Kiev che, oltre ad attaccare, nelle ultime ore è riuscita anche a difendersi dalle azioni militari russe: nelle ultime 24 ore la capitale dell’Ucraina ha saputo abbattere per 32 droni kamikaze che battevano bandiera russa, lo rende noto lo Stato Maggiore di Kiev.
Guerra, Mosca rassicura sulla centrale di Zaporizhzhia
Intanto, continua a preoccupare la stabilità della centrale nucleare di Zaporizhzhia con il direttore dell’Aiea Rafael Mariano Grossi che ha elencato una serie di cinque punti per tutelare l’area. Tra le principali richieste vi sono ovviamente tutte quelle che respingono ogni azioni militari nei pressi della zona; un messaggio che è stato accolto dall’ambasciatore di Mosca all’Onu, Vassily Nebenzia, che ha dichiarato:
Mosca sin dall’inizio ha fatto ogni sforzo possibile per prevenire minacce alla sicurezza dell’impianto create dal regime di Zelensky e i suoi alleati occidentali. I bombardamenti dell’Ucraina sono inaccettabili e la proposta di Grossi di assicurare la sicurezza della centrale è in linea con le misure che abbiamo attuato da lungo tempo; nelle condizioni attuali la Russia intende adottare tutte le misure per rafforzare la sicurezza dell’impianto,
Previsto vertice di pace a luglio: la Russia non parteciperà
L’Ucraina vuole un vertice di pace tra gli alleati che anticipi quello previsto dalla Nato per luglio. A questo tavolo però mancherà l’invito importante alla Russia. Kiev ritiene fondamentale elaborare al più presto una proposta di pace per concludere definitamente questa guerra sanguinosa, ma tra gli attori di questi colloqui non ci sarà, con ogni probabilità, Mosca.
A rendere nota l’intenzione di Kiev di procedere con questo nuovo vertice è il Wall Street Journal, che cita un consigliere della presidenza ucraina e fonti diplomatiche europee.