Reddito di infanzia e Assegno di gioventù 2023: le ultime novità del governo italiano per le famiglie.
La nuova proposta presentata dalla Fdi punta a incentivare le nascite nel Paese, garantendo un contributo economico variabile dall’infanzia alla gioventù. Vediamo insieme come dovrebbe funzionare il nuovo progetto per le famiglie italiane.
Reddito di infanzia e Assegno di gioventù 2023
Ben presto potrebbe arrivare nelle case degli italiani con figli una nuova misura che prevede un doppio incentivo economico. Molto probabilmente, all’importo erogato per l’assegno unico universale per i figli si aggiungerebbe un Reddito di infanzia e un Assegno di gioventù.
Si tratterebbe di una misura che mira a sostenere la natalità nel nostro bel Paese. Il nuovo disegno di legge, depositato alla Camera, è opera dei Fratelli d’Italia.
Sicuramente, la proposta non sarà intralciata da parte della maggioranza politica, anche perché risulta in perfetta sintonia con le iniziative promosse dalla premier Giorgia Meloni e Papa Francesco. La questione della natalità rappresenta il fulcro di numerosi dibattiti volti a favorire la crescita delle famiglie italiane e del Paese.
D’altra parte, i dati critici sulle nasciti diramati nel 2022 hanno mostrato un tasso di natalità sotto il minimo storico.
Questo è stato il principale motivo che ha spinto il governo Meloni a potenziare gli aiuti per le famiglie con figli, aggiungendo ulteriori aiuti a quelli già in vigore. Nuovi incentivi che potrebbero essere estesi fino al raggiungimento dei 25 anni del secondogenito, a condizioni che siano soddisfatti i requisiti normativi.
Reddito d’infanzia 2023: a chi spetta?
Il governo Meloni sta rivoluzionando gli aiuti per le famiglie. Dopo l’abolizione del Reddito di cittadinanza, si sta valutando di introdurre un nuovo Reddito di infanzia.
Questa misura che si affiancherebbe all’assegno unico, fornendo un contributo di 400 euro fino al raggiungimento dei 6 anni del minore. È importante considerare che questo importo potrebbe essere raddoppiato in presenza di figli disabili, famiglie monogenitoriali o altre condizioni particolari.
Il beneficio economico non sarebbe condizionato dalla certificazione ISEE, ma sarebbe erogato fino a un reddito massimo di 90 mila euro.
Alla luce di queste prime indicazioni, sembra evidente che questa misura potrebbe rappresentare un vantaggio economico più sostanzioso rispetto all’attuale assegno unico universale.
Tuttavia, è importante ricordare che si tratta di un disegno di legge e non una proposta definitiva. Inoltre, mancano ancora le indicazioni riguardo alle risorse che copriranno il fondo per l’infanzia.
Le agevolazioni fiscali per le famiglie con figli
È possibile che venga attivato un piano di riduzione delle tasse per le famiglie con figli, che potrebbe arrivare fino al completo azzeramento. Questa misura è stata preannunciata dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti.
Per sostenere le famiglie con figli, si punterà anche a rafforzare il congedo di maternità e per il congedo parentale, in perfetta linea con le disposizioni previste nella legge di bilancio 2023.
Inoltre, nel disegno di legge sono previsti numerosi aiuti per sostenere le famiglie con figli, tra cui la possibilità di garantire un accesso gratuito a tutte le scuole per l’infanzia.
Tra le principali novità, vi è anche l’adeguamento ai servizi per l’infanzia, con una sanzione di 5.000 euro in caso di mancato rispetto delle norme previste per i neonati.
Assegno di gioventù 2023
Nel disegno di legge è inclusa anche una misura che mira a garantire un sostegno economico agli studenti, la nuova misura dovrebbe essere denominata Assegno di gioventù.
Secondo le prime indicazioni contenute nella bozza di legge, questa misura dovrebbe fornire un contributo di 250 euro per ogni figlio fino al raggiungimento dei 25 anni di età, a condizione che si completi il percorso di studi.