Assunzioni scuola 2023, sono 75mila i posti vacanti tra insegnamento comune e sostegno secondo le stime dei sindacati. Al netto dei movimenti degli insegnanti per la mobilità, le cattedre vacanti costituiscono l’organico di diritto con 27.000 dei 75.000 posti riguardanti il sostegno. Fin qui i numeri delle sigle, che dovranno essere integrati con le 56.000 assunzioni preventivate dal ministero dell’Istruzione per l’anno scolastico 2023-2024 e sulle quali dovrà pervenire l’autorizzazione del ministero dell’Economia e delle Finanze.
I posti a disposizione, in ogni modo, saranno coperti dalle varie graduatorie. A iniziare dalle graduatorie a esaurimento (Gae) e quelle provinciali per le supplenze (Gps). Queste ultime, per la prima fascia, saranno il principale canale di immissioni in ruolo dei docenti di sostegno. In più, a giugno è prevista l’uscita del bando per il concorso straordinario 3, la selezione relativa ai precari storici della scuola, con la copertura di circa 35mila posti.
Assunzioni scuola 2024 quanti sono i poti tra insegnamento e sostegno
Sulle assunzioni dei docenti nelle scuole per l’anno scolastico 2023-2024, Cisl Scuola e Flc Cgil stimano un contingente di posti disponibili nell’organico di diritto pari a 75.000 cattedre. Oltre a quelle del sostegno (27.000, suddivisi in parti uguali tra le scuole dell’Infanzia e la primaria), i posti comuni di insegnamento sono calcolati in 2.800 per le scuole dell’infanzia, 7.200 per le primarie, 13.300 per le medie e 23.800 per le superiori. Numeri che, comunque, dovranno essere rapportati con le assunzioni annunciate dal ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, che si fermano a 56.000, delle quali 19.000 sul sostegno.
Proprio per gli insegnanti di sostegno è arrivata la conferma che le immissioni procederanno dalla prima fascia delle graduatorie provinciali per le supplenze (Gps). Si tratterà di stipulare un contratto a tempo determinato di un anno, con esame finale dopo 12 mesi per il passaggio al ruolo. Sui posti dell’insegnamento, invece, si procederà con il sistema duale delle graduatorie a esaurimento (Gae) e quelle di merito. Tuttavia, dalle prime – esaurite in parecchie classi di concorso e in quasi tutte le province – dovrebbero essere immessi non più di 2.000 insegnanti. La grossa parte delle assunzioni arriverà dall’altro canale, le graduatorie di merito dei concorsi dal 2016 al 2020. Dovrebbe essere confermata anche per il 2023-2024 la “Call veloce”, con la possibilità – per gli insegnanti nelle graduatorie – di prendere servizio e di essere assunti in province e regioni differenti da quelle di candidatura nelle graduatorie.
Concorso straordinario scuola 2023, chi può partecipare?
Conti alla mano, le 10.000 o 15.000 cattedre disponibili a settembre prossimo andranno ad aggiungersi ai docenti che andranno in pensione, per un totale di 35.000 posti. Dovrebbe essere questo, quindi, il contingente di posti che verrà messo a bando per il concorso straordinario 3, in uscita nel prossimo mese di giugno. Per candidarsi, gli aspiranti docenti di ruolo dovranno già aver fatto almeno 36 mesi di servizio nella scuola da supplenti negli ultimi cinque anni. In alternativa, potranno candidarsi i docenti con 30 o 60 crediti formativi universitari (Cfu), come da previsione della riforma della formazione degli insegnanti. Infine, saranno ammessi al concorso anche gli insegnanti con 24 crediti formativi conseguiti entro lo scorso mese di ottobre. Dal momento che la formazione per i 30 Cfu non è ancora accessibile, al concorso di giugno saranno ammessi solo i precari storici e i docenti con 24 Cfu.