Fra Kulusevski e la Juventus non è mai scoccato il feeling. Da un lato lo svedese era troppo acerbo per imporsi in una piazza importante e dall’altro il club bianconero non è stato capace di far crescere un ragazzo che aveva stupito tutti a Parma. Una stagione con Roberto D’Aversa in panchina che aveva impressionato con le big europee alla finestra, a spuntarla fu la Juventus con un assegno di 35 milioni di euro all’Atalanta, proprietaria del cartellino. Un inizio promettente e poi il calo di rendimento fino all’addio a gennaio 2022 direzione Premier League con il Tottenham ha pagato dieci milioni di prestito oneroso per diciotto mesi e adesso il riscatto a 35 milioni che sembra essere imminente.
La rinascita agli Spurs
L’impatto con la Premier League è stato semplice e impressionante, esattamente la controfigura di quanto Kulusevski aveva fatto vedere alla Juventus. Fortemente voluto da Antonio Conte che lo ha lanciato immediatamente in campo per muoversi insieme a Son alle spalle di Harry Kane. Diciotto partite e cinque reti che hanno messo in luce tutti i lampi che lo svedese mostrò nel 2019 a Parma. Accelerazioni e forza fisica lo hanno fatto entrare subito nel cuore dei tifosi Spurs mentre a Torino stavano cominciando a dubitare della leggerezza con cui lo hanno lasciato partire.
Il secondo anno doveva essere quello della consacrazione e invece qualcosa comincia a non funzionare nel Tottenham. La squadra del nord di Londra voleva migliorare la Champions League dell’anno prima andando a infastidire Manchester City e Liverpool per il titolo e invece la squadra fatica. In campionato l’Arsenal detta un ritmo con solo la formazione di Guardiola ad inseguire, gli Spurs guardano da lontano la lotta alla vetta. In Champions League invece arriva il primato nel girone ma l’eliminazione agli ottavi di finale per mano del Milan di Stefano Pioli. Il clima quindi si fa burrascoso con Antonio Conte che saluta lasciando la squadra in mano al suo vice Stellini che dura poche partite.
Lo spogliatoio non reagisce alle critiche e ai cambi in panchina e la stagione scorre via con il Tottenham che chiude all’ottavo posto in classifica e un allenatore nuovo da trovare. La società si sta guardando intorno, i sogni si chiamano Luis Enrique e Julian Nagelsmann ma ancora nessun fondo anche se con lo spagnolo c’è stato più di una semplice chiacchierata. Kulusevski ha chiuso il suo anno con 27 partite con appena due reti e sette assist e il desiderio di proseguire l’avventura a Londra. Il club è disposto a pagare il riscatto fissato dalla Juventus per 35 milioni che, sommato ai dieci di prestito oneroso, fanno un totale di quarantacinque milioni di euro. Una cifra importante per un ragazzo che ha dimostrato qualità e con ampi margini di miglioramento.
La sensazione che filtra dal quartiere generale degli Spurs è che nei prossimi giorni partirà la pec per definire l’acquisto indipendemente dal tecnico che guiderà il nuovo corso. Kulusevski ha convinto e sarà uno dei punti fermi della nuova squadra che potrebbe essere orfana di Harry Kane, sempre più desiderio di mercato di Manchester United e Bayer Monaco. Lo svedese il suo parere sul futuro lo ha espresso ai microfoni del London Evening Standard:
Devo parlare con il club, onestamente non ne abbiamo avuto il tempo perché gli ultimi mesi sono stati molto duri. Abbiamo cercato di fare del nostro meglio per vincere più partite possibile, ora dovrò parlare con il club e vedere quali sono i loro piani e quasi sono i miei. Vedremo. Certamente amo il club, ma dobbiamo parlare, capire quali sono le nostre idee e cosa ci aspetta in futuro. È stata una stagione deludente, ma non ho rimpianti, so di aver dato tutto. Ho avuto un mese in cui ho fatto fatica, ma è normale. Tutti i giocatori hanno questi momenti. So che devo migliorare e che devo cercare di avere questi momenti per 2-3 partite al massimo e non per un mese intero. So che posso fare molto di più in futuro. Questo è quello che fa Kane, non importa come va per la squadra, lui segna sempre