Concorsi scuola 2024, in arrivo il decreto che disciplinerà i 60 Cfu da acquisire per la partecipazione alle prove. Il ministero dell’Istruzione, in collaborazione con quello degli Affari europei di Raffaele Fitto, si sta muovendo nella direzione di inserire i correttivi agli emendamenti da presentare in sede di conversione del decreto Pa. Proprio nelle prossime ore dovrebbero arrivare in Commissione I e XI della Camera i testi che hanno avuto già la supervisione della Commissione europea. Il nuovo corso della formazione degli aspiranti docenti andrà nella direzione di assicurare un percorso di abilitazione già durante gli anni di studi universitari. E, già dall’anno accademico 2023-2024, i neolaureati che aspirino a un posto nella scuola, dovrebbero essere messi nelle condizioni di poter partecipare al concorso ordinario, il cui bando dovrebbe uscire nel 2024. 

Intanto, novità emergono anche per le assunzioni dei docenti: il canale delle immissioni in ruolo della riforma del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) dovrebbe prorogare i docenti candidati  a un posto in cattedra provenienti dalle graduatorie di merito. L’obiettivo è quello di raggiungere le 70mila assunzioni entro il 2024 (termine che potrebbe essere prorogato di uno o due anni) secondo le regole di riforma dettate dal Pnrr. 

Concorsi scuola 2024, decreto in arrivo per la formazione 60 Cfu docenti

In arrivo le novità di formazione per l’acquisizione dei crediti formativi universitari (Cfu) per gli aspiranti docenti che vogliano partecipare ai prossimi concorsi ordinari nella scuola. Già nelle prossime ore saranno discussi i correttivi alla disciplina che prevede l’acquisizione dei Cfu durante gli anni di studi universitari per l’abilitazione ai bandi scolastici. Il passaggio fondamentale arriverà dagli emendamenti al decreto Pa, in attesa di conversione in legge, per i quali il ministero degli Affari europei di Raffaele Fitto ha previsto le dovute modifiche con la supervisione della Commissione europea. Per Bruxelles le misure da approvare devono rientrare tra le riforme della scuola e della preparazione ai concorsi pubblici. 

Le modifiche si rendono necessarie per l’adozione dei correttivi che sarebbero già dovuti arrivare a luglio dello scorso anno per la disciplina della formazione all’interno degli atenei universitari. Tuttavia, l’ordinanza non è mai arrivata, ragione per la quale il ministero dell’Istruzione sta predisponendo gli accorgimenti a un iter formativo ancora tutto da sperimentare. Secondo quanto prevede il decreto legge 36 del 2022, la formazione universitaria per ottenere i 30 o 60 crediti formativi dovrà essere adottata per il 20 per cento delle lezioni da svolgersi da remoto. Percentuale che, adesso, i nuovi correttivi potrebbero incrementare fino al 50 per cento, al fine di garantire il regolare svolgimento delle lezioni e l’abilitazione degli aspiranti docenti in tempo per il concorso che uscirà entro il 2024. 

Assunzioni docenti Pnrr: proroga graduatorie di merito vecchi concorsi

Secondo le previsioni del ministero dell’Istruzione, dovrebbero essere all’incirca 90mila gli aspiranti docenti che parteciperanno alla formazione per il concorso nella scuola del 2024 e dei prossimi anni. A proposito delle prove, dovrebbero essere ripristinati i quesiti a risposta chiusa, dando maggiore peso, però, alle prove orali. Sulle assunzioni nella scuola, il ministero dell’Istruzione dovrà raggiungere il target delle 70mila immissioni entro il 2024. Il termine potrebbe essere spostato più in avanti ma su questo punto è necessario ottenere il via libera della Commissione europea. Novità sono in arrivo anche per gli aspiranti insegnanti che siano risultati idonei ai precedenti concorsi nella scuola: le graduatorie di merito dovrebbero continuare la propria validità. Tuttavia, rispetto a chi vincerà il concorso ordinario del prossimo anno, gli elenchi pregressi delle graduatorie di merito dovrebbero andare in coda, seguendo poi l’iter procedurale di scorrimento delle graduatorie.