La partita più attesa di tutta la stagione della Roma è alle porte. Domani a Budapest, la squadra di Josè Mourinho farà di tutto per battere il Siviglia e rientrare nella capitale con la Coppa. In esclusiva a Tag24 abbiamo parlato della finale di Europa League con Massimo Agostini.
Finale di Europa League, Massimo Agostini a Tag24
“Sarà una partita difficile, si tratta di una finale importante e sentita”. Esordisce così Massimo Agostini ai microfoni di Tag24. L’ex attaccante, che con la maglia della Roma ha collezionato 40 presenze e realizzato 6 gol poi continua: “Il Siviglia è una squadra ostica, negli ultimi due mesi in campionato ha recuperato molto. Ha fatto un finale importante e soprattutto fa sempre benissimo in Europa. Sarà una finale bella da giocare e anche da vedere. Mi aspetto due squadre che se la giocheranno fino alla fine”.
Enorme la fiducia, da parte dell’ex giocatore, nei confronti del tecnico: “Mourinho è specializzato per queste finali, a Roma è la seconda di fila e per lui è la quinta europea in carriera. Se la vince porta avanti un bel record. Sa bene come gestire il campo e lo spogliatoio, lo ha già dimostrato lo scorso anno in Conference League e ora – dice Massimo Agostini – può bissare quel successo. È un allenatore che in queste competizioni riesce a farsi dare il massimo dal suo gruppo. In campionato è un’altra cosa. Si svolge su 38 partite con gare di andata e ritorno nel corso di un’annata intera. In Europa invece, a parte durante i gironi, per il resto si gioca in partite singole. In finale ancora di più, si tratta di una gara secca, è completamente diverso. Lui sa bene come prepararla – ha spiegato l’ex romanista – è abituato a queste pressioni. La testa è fondamentale, lui deve trasmettere ai giocatori la voglia di vincere. Solo così si può andare in campo per portare a casa la Coppa”.
Siviglia-Roma, la favorita
Sbilanciarsi diventa difficile. Siviglia e Roma faranno il massimo per aggiudicarli la Coppa, Massimo Agostini ne è certo. “Nelle finali è difficile individuare una favorita – ha continuato – ma io punto sulla Roma. Conosco bene le caratteristiche tecniche di alcuni giocatori giallorossi e possono far bene. E poi l’allenatore è un vincente, in queste sfide non si lascia sfuggire niente e cura tutti i minimi particolari. Sono certo che ha spiegato e previsto tutto con i suoi ragazzi, sia se la partita dovesse durare 90 minuti che se si dovesse arrivare ai tempi supplementari”.
Gli avrà parlato si, a tutta la squadra e anche a Paulo Dybala. L’argentino ha recuperato ed è partito con il resto della squadra. Dopo circa un mese di fastidio alla caviglia sinistra, domani a Budapest potremmo vederlo in campo. “Dybala è un giocatore importante – ha sottolineato Agostini – e quando è entrato dalla panchina ha comunque fatto la differenza. Ora è guarito, si è riposato un pochino e ha ricaricato le batterie. È pronto per la finale. L’importante è averlo a disposizione, poi il mister deciderà se utilizzarlo dall’inizio o a gara in corso, magari nel secondo tempo. È uno che può spaccare la partita se dovesse essere piantata sullo 0 a 0. Non si tira mai indietro come calciatore, meglio averlo che non averlo perché fa la differenza”.
I tifosi della Roma
Saranno circa 25mila tifosi presenti a Budapest per assistere dal vivo alla finale di Europa League, e molti di più lo faranno allo stadio Olimpico. La Roma ha infatti chiesto e ottenuto che lo stadio si potesse aprire per poter guardare la gara sui maxi schermi. Il popolo giallorosso è in fermento. “Questa è Roma – ha concluso Agostini – e questa è la sua voglia di vincere. Il popolo giallorosso deve abituarsi ad arrivare in fondo e cercare di portare a casa trofei simili. L’Europa League è ancora più importante della Coppa vinta lo scorso anno”.