Tre vigili risultano indagati a Milano con l’accusa di lesioni aggravate, compreso l’abuso della pubblica funzione, in relazione alla vicenda della trans picchiata a Milano. Il sindaco Beppe Sala è intervenuto nuovamente sul caso, annunciando l’avvio di un procedimento disciplinare nei confronti degli agenti di polizia locale coinvolti. Secondo una nota del sindaco, il Comandante della Polizia Locale, Marco Ciacci, ha fornito informazioni dettagliate sull’accaduto, confermando la gravità del comportamento degli agenti.

Trans picchiata a Milano, Sala: “Comportamento grave”

Il sindaco ha spiegato che, nonostante non conoscesse i dettagli dell’episodio, il comportamento di alcuni agenti della Polizia Locale, come mostrato dalle immagini diffuse dai media, appariva grave e non in linea con il modo di operare degli agenti impegnati quotidianamente per la città. Di conseguenza, il Comune ha deciso di intraprendere azioni disciplinari nei confronti dei responsabili.

Aperte le indagini

Dopo aver ricevuto una relazione dettagliata dagli investigatori della Polizia Locale, che ha identificato le presunte responsabilità degli agenti attraverso i frame dei video acquisiti, la procura ha iscritto i tre vigili. In particolare, due di loro, come mostrato nelle immagini, sembrano essere stati più violenti, utilizzando manganelli, calci e spray al peperoncino contro la vittima. Un terzo agente sarebbe stato coinvolto nell’episodio. La donna agente, invece, secondo le sue dichiarazioni e quelle del suo avvocato, non avrebbe preso parte all’aggressione.

Tra le accuse, anche la tortura

L’avvocato della vittima, Debora Piazza, ha presentato una denuncia, fornendo il referto delle lesioni, che include le accuse di lesioni aggravate dall’abuso della pubblica funzione, discriminazione, tortura e minacce gravi. Secondo la donna e il suo avvocato, gli agenti si sarebbero accaniti su di lei a causa del suo essere transessuale. La tortura è stata indicata in quanto la vittima sarebbe stata tenuta chiusa nell’auto dei vigili per almeno 20 minuti dopo aver subito lo spray al peperoncino in faccia. Gli inquirenti hanno deciso di contestare ai tre vigili le lesioni aggravate in quanto “più persone riunite” e l‘abuso di pubbliche funzioni. I vigili saranno interrogati in presenza dei loro avvocati.