La Kosovo Force è una forza militare alle dipendenza della Nato. La sua missione consiste nel ristabiliere e mantenere la pace nel Kosovo. La regione è stata protagonista di una sanguinosa guerra, conclusasi il 10 giugno del 1999.

La Kfor entrò quindi nel Kosovo il 12 giugno del ’99. La regione è una polveriera pronta ad esplodere per diversi motivi, primo fra tutti la dichiarazione di indipendenza – unilaterale – del Kosovo, rispetto alla Serbia cui il paese fa parte. Nel 1999, infatti, il Kosovo era in piena crisi umanitaria a causa dello scontro con l’allora Repubblica Federale di Jugoslavia.

Cos’è la Kfor: il ruolo dell’Italia

La situazione si stabilizzò nell’area dei Balcani grazie alla risoluzione 1244. Tale atto autorizzava una presenza internazionale civile e militare nell’area. Di fatto il Kosovo passò sotto l’amministrazione delle Nazioni Unite.

Sostanzialmente la Kfor è un’armata composta da migliaia soldati provenienti da tutto il mondo. Dal 10 ottobre 2022 proprio l’Italia è a capo della forza, con il generale di divisione Angelo Michele Ristuccia che è il 13° Comandante Italiano alla guida della missione.

L’Italia infatti è uno dei paesi che vanta uno dei dispiegamenti maggiori. La consistenza massima per il contingente è di 852 militari, 137 mezzi terrestri e 1 mezzo aereo.

A livello generico i compiti della Kfor sono dunque quelli di garantire la libertà di movimento in un ambiente sicuro per tutti i residenti, al di là della nazionalità o dell’etnia. La pace è il principale obiettivo che deve avvenire in un sistema totalmente democratico. I compiti del contingente italiano sono diversi e vanno dal personale dislocato presso il centro di Comando Nato in Pristina, dove ci sono circa 90 militari.

Una unità è stanziata nella base ‘Villaggio Italia‘ nella città di Pec, con il compito di assicurare un continuo contatto con le istituzioni e le popolazioni locali per acquisire conoscenze utili per la missione. Molti militari sono poi dispiegati in varie parti dell’area con il compito di proteggere e mantenere la pace, in collaborazione con i militari delle altre nazioni.