Uno dei ciclisti con gli spunti più positivi dall’ultimo Giro d’Italia è sicuramente Filippo Zana: l’alfiere del Team Jayco AlUla guarda già al futuro, senza però dimenticare la vittoria nella tappa della Val di Zoldo, il suo sigillo più bello a coronazione di una prestazione più che positiva.

Il risultato finale è un buon diciottesimo posto, con 33 minuti e 22 secondi dalla vetta che si possono sicuramente migliorare: ecco le sensazioni del vicentino a pedali fermi.

Un Giro d’Italia positivo per me dall’inizio alla fine. Io dovevo aiutare la squadra e, se si fosse materializzata una opportunità, avrei provato a coglierla. Penso che, nel complesso, sia andato nel migliore dei modi. Per me è stato un sogno e spero di continuare così e crescere ancora molto. Voglio pensare che sia solo un punto di partenza

Zana, il Giro d’Italia e la benedizione di Moser

A consacrare e mettere un po’ di pressione sul ciclista di Thiene ci ha pensato Francesco Moser, che si è espresso in parole di elogio.

Zana è andato bene, è l’unico di quelli della fuga che è arrivato davanti. Ha fatto una bella corsa, oggi c’era molta salita. Si vede che il ragazzo ha stoffa ed è ancora molto giovane. 

A queste parole di stima il ciclista ha reagito con grande emozione.

Sicuramente parole simili da un campione della sua portata fanno grande piacere. Spero che possano portarmi bene. Dal mio punto di vista so che c’è tanto da lavoro da fare e cercherò di metterlo in pratica sin da subito

E a proposito del futuro Zana ha già bene in testa quale sarà il suo prossimo obiettivo dopo la Corsa Rosa: “Ovviamente cercare di mantenere la maglia tricolore”.