Nel panorama bancario italiano, Intesa Sanpaolo rappresenta uno degli istituti più rilevanti e affidabili. Ultimamente, però, si stanno rincorrendo voci riguardo alla chiusura degli sportelli ATM dell’istituto.

Ma è davvero possibile che gli ATM vengano dismessi? Qual è la verità dietro queste speculazioni? In questo articolo faremo chiarezza sulla situazione e scopriremo se esiste effettivamente il rischio di trovare i bancomat chiusi.

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Cosa sta accadendo agli ATM di Intesa Sanpaolo?

Intesa Sanpaolo ha smentito categoricamente, al Wall Strett Italia, le voci sulla dismissione degli sportelli di prelevamento automatico e la loro chiusura.

Al contrario, l’istituto bancario sta implementando strategie per potenziare i servizi offerti ai clienti attraverso alternative digitali.

La scelta ricadrà su un servizio omnicanale, considerando che il 93% della clientela utilizza già canali multicanale per effettuare le operazioni di routine e acquistare prodotti bancari online.

Intesa Sanpaolo si basa già su molti servizi offerti ai clienti:

  • ATM
  • MTA
  • filiali digitali
  • internet banking
  • circuito Mooney (presso tabaccherie, edicole e così via)

La chiusura degli sportelli ATM in alcune città o paesi, però, è un problema serio che riguarda tutte le banche. Sta avvenendo perché c’è una costante chiusura delle filiali. Da cosa dipende?

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Perché alcuni bancomat stanno chiudendo?

Secondo i dati di Manageritalia dal 2020 al 2021 sono state chiuse ben 1.831 filiali e, di conseguenza, sono stati chiusi altrettanti sportelli bancomat

Questo ha portato 4.902 comuni italiani a restare senza sportelli. All’ultimo posto c’è la Calabria.

Ma perché sta succedendo questo? Perché le filiali bancarie chiudono? Perché aumenta la concentrazione del sistema bancario, ovvero più banche si fondono tra di loro. Di conseguenza le filiali chiudono, i bancomat pure e c’è anche un calo dell’occupazione.

I sindacati non sono d’accordo con questo fenomeno che ha portato il controllo da parte dei 5 istituti più importanti, del 50% dell’utenza domestica italiana.

Sarebbe stato più opportuno mantenere più banche, più filiali, più ATM.

Addirittura, secondo Milano Finanza, le filiali bancarie saranno “morte” entro il 2026.

Secondo un report di Temenos il 65% dei dirigenti bancari globali considera il cloud e l’AI, la soluzione ideale per far fronte alle richieste degli utenti e delle regolamentazioni.

L’81% pensa che sbloccare valore dall’intelligenza artificiale sarà il fattore di differenziazione tra banche vincenti e perdenti.

L’importanza degli sportelli ATM nei centri abitati

Gli sportelli bancomat rappresentano una risorsa fondamentale nei centri abitati, nei paesi e nei paesini, fornendo accesso immediato ai servizi finanziari di base. La chiusura delle filiali bancarie e la conseguente riduzione degli sportelli potrebbe causare diversi problemi e disfunzioni nelle comunità locali.

Innanzitutto, la mancanza di sportelli bancomat limiterebbe l’accesso al contante, rendendo difficile per i residenti effettuare prelievi o gestire le proprie transazioni finanziarie in modo rapido ed efficiente. Ciò potrebbe causare disagio e frustrazione, specialmente per le persone anziane che preferiscono l’uso dei contanti.

In secondo luogo, la chiusura degli sportelli bancari potrebbe comportare una diminuzione dei servizi finanziari disponibili nei luoghi dove avvengono le chiusure.

Le persone potrebbero dover viaggiare per lunghi tragitti per raggiungere la filiale bancaria più vicina, con conseguente perdita di tempo, spese maggiori e maggior inquinamento.

Non si conosce il futuro, ma se davvero le filiali, con il passare del tempo, chiuderanno sempre di più e di conseguenza anche i bancomat, potrebbero sorgere problemi soprattutto al sud e nelle comunità più piccole.