Vengono azzerati i debiti delle cartelle esattoriali dell’ex Equitalia grazie allo Stralcio e Rottamazione quater: le regole della legge n. 34/2023. Ci sono buone prospettive per tutti i contribuenti che hanno un debito iscritto a ruolo presso l’Agenzia delle Entrate – Riscossione, ancora conosciuta come l’Ex Equitalia.
È importante comprendere che è ancora possibile presentare la domanda di adesione alla Rottamazione quater.
L’azzeramento dei debiti fino a mille euro sarà automatico e riguarderà anche le ingiunzioni fiscali degli enti territoriali e Comuni, a condizione che vengano approvati in sede di consiglio comunale. Questa è l’ultima novità inserita nel decreto bollette. Vediamo insieme come funziona lo Stralcio delle cartelle esattoriali e quando scade la Rottamazione quater.
Cartelle esattoriali: al via lo Stralcio dei debiti e Rottamazione quater
La novità contenuta nella conversione della legge n. 24/2023 riguarda lo Stralcio dei debiti esattoriali e la Rottamazione quater, anche per le ingiunzioni fiscali emesse dagli enti territoriali e comuni.
È importante comprendere che questa novità non era stata prevista nella legge di Bilancio 2023. L’assenza di questa condizione non permetteva di sanare i debiti non affidati all’ex Equitalia.
La vera novità riguarda la possibilità per i cittadini esclusi dalla misura agevolativa di poter sfruttare i benefici della sanatoria contenute nella Legge n. 197/2022.
Come funziona la rottamazione delle cartelle esattoriali 2023?
Nella legge di Bilancio 2023 (legge n. 197/2022) sono contenute le disposizioni normative sullo Stralcio delle cartelle esattoriali e sulla Rottamazione quater 2023.
Le regole di legge contenute nello Stralcio delle cartelle esattoriali hanno permesso l’azzeramento dei ruoli fino a mille euro, affidati all’Agenzia delle Entrate – Riscossione, nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2015.
La Rottamazione quater delle cartelle esattoriali riguarda i carichi affidati all’Agenzia delle Entrate – Riscossioni, nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2000 e al 30 giugno 2022.
L’adesione alla Definizione agevolata quater permette di non pagare le somme affidate all’ex Equitalia a titoli di sanzioni, interessi, more e aggio.
Con la Definizione agevolata non viene azzerato il debito, ma viene scorporato dalle spese. Questo comporta il pagamento della sola quota capitale, eventuali spese legate alle procedure esecutive e diritti di notifica.
Possono essere rottamati i vecchi bolli e multe, a condizione che vengano soddisfatti i requisiti previsti dalla normativa.
Rottamazione quater anche per i debiti fiscali dei Comuni ed enti territoriali
L’ultima novità introdotta con il decreto bollette riguarda la possibilità di sanare la propria posizione debitoria nei confronti dei Comuni ed enti territoriali.
Come spiegato in precedenza, nella legge n. 197/2022 non vi era menzione sull’estensione delle regole agevolative per le ingiunzioni fiscali degli enti territoriali e dei Comuni. Questo impediva ai contribuenti di regolarizzare la propria posizione debitoria.
La conversione del decreto bollette contiene le regole normative per l’applicazione della Definizione agevolata per gli altri debiti fiscali per cui mancano le cartelle esattoriali.
Pertanto, si consiglia di verificare presso il proprio Comune l’approvazione della delibera che permette di aderire alla Rottamazione quater per le ingiunzioni fiscali territoriali.
La delibera che autorizza l’accesso alla definizione agevolata dovrà contenere diverse condizioni, tra cui:
- la scadenza e il numero massimo delle rate disponibili per la Rottamazione quater;
- i termini e modalità di accesso alla definizione agevolata.
Il contribuente che aderisce alla Rottamazione delle cartelle o alla Definizione agevolata dei debiti Comunali deve considerare che in caso di mancato, insufficiente o tardivo versamento dell’unica rata o di una delle rate del piano agevolativo, si perderanno i benefici della misura agevolativa.
Ciò significa che eventuali somme pagate saranno riconosciute a titolo di acconto sull’importo dovuto sia all’Agenzia delle Entrate – Riscossione che ai Comuni o agli enti territoriali.
In conclusione, i contribuenti che intendono regolarizzare la propria posizione debitoria possono presentare la richiesta di adesione alla Rottamazione quater entro il 30 giugno 2023.