Nelle campagne toscane chi esprime commenti poco pensati viene apostrofato con questa espressione: “Apre bocca e lascia andare”. Una frase semplice che talvolta può essere utilizzata anche per personaggi che ricoprono incarichi di rilievo in enti e associazioni e che non riflettono prima di esternare. Lo fanno anche per ricevere qualche like su Facebook e applausi da fans scatenati. 

La caccia a like e applausi effimeri

Sfogliando un quaderno di appunti di qualche tempo fa ho ritrovato questa riflessione di Agnese Pini, direttrice del Quotidiano Nazionale, che prende spunto dalla figura della regina Elisabetta che insegna “che il segreto del consenso – la sua più ineffabile saggezza – va cercato nella coerenza e nella profondità del proprio ruolo, non inseguendo la volatilità dei social, l’umore della piazza, l’ansia dei trend del momento. Il segreto del consenso è l’esercizio dell’empatia che tiene fede al proprio essere o alla propria corona – regale o repubblicana che sia–, senza piegarlo a ciò che si teme o si crede o si spera che gli altri – il popolo, gli elettori, i sudditi – possano chiedere o cercare. Il resto è campagna balneare, è il destino di una classe di leader politici (in Italia ma non solo) sospinti dagli entusiasmi di brevi stagioni e subito sacrificati agli umori delle mode passeggere. Il resto è il successo di un momento troppo volatile per riuscire a fare la Storia”. Una perla di saggezza da custodire nella mente per evitare di “aprire bocca e lasciar andare”.

Stefano Bisi