Cessione dei crediti d’imposta del superbonus ancora ferma per un totale stimato di 30 miliardi di euro di bonus rimasti incagliati: si attendono gli effetti della conversione in legge del decreto 11 del 2023 e la riapertura agli acquisti di Poste Italiane e l’avvio della nuova piattaforma Enel X. Nonostante l’impatto sui conti pubblici dei crediti d’imposta, che sono costati più delle attese, gli sconti in fattura hanno prodotto un quantitativo di bonus che adesso è difficile da piazzare tra i soggetti abilitati al loro acquisto. E la situazione della cessione dei crediti è ferma ormai da diversi mesi. I ministeri dal Tesoro e dalle Finanze, nonché dalla Ragioneria generale dello Stato, hanno reso noto i numeri nel corso dell’ultima audizione alla Camera.

I dati su superbonus e bonus edilizi sono relativi alla fine del mese scorso, periodo nel quale sembrava che gli ultimi interventi normativi del governo avessero restituito speranze di riavvio di un mercato fermo da molto. Tuttavia, finora gli effetti positivi non si sono visti, nonostante la possibilità di cessione dei superbonus con il meccanismo della remissione in bonis che permette a chi ha dei crediti di poterli cedere fino alla fine del prossimo mese di novembre.

Cessione crediti superbonus, quando riparte la vendita dei bonus?

Ancora bloccate le cessioni dei crediti d’imposta del superbonus e degli altri bonus edilizi, nonostante le aperture del decreto 11 del 2023, convertito in legge nello scorso mese di aprile. Tesoro, Finanze e Ragioneria generale dello Stato stimano il blocco tra gli operatori di 30 miliardi di euro di crediti, molti dei quali derivanti da operazioni di sconto in fattura dalle imprese fornitrici ed esecutrici degli interventi di ristrutturazione e di efficientamento energetico. Nell’ultima audizione alla Camera, anche l’Associazione bancaria italiana (Abi) ha sottolineato come le misure messe in campo dal governo con il decreto legge 11/2023 necessitano di tempi lunghi per dispiegare gli effetti positivi sulla circolazione della “moneta fiscale”.

Proposta compensazione F24 dei bonus edilizi

Il confronto dell’Abi è con la proposta portata avanti nei mesi scorsi di compensazione nel modello F24 dei bonus edilizi. Ipotesi, avanzata anche dall’Associazione nazionale dei costruttori edili (Ance), che è stata accantonata per far posto – da un lato – a un provvedimento che mettesse fine alla creazione di nuovi crediti e – dall’altro – a nuove possibilità di cessione dei vecchi bonus mediante accordi con banche e istituti finanziari. Tuttavia, anche per le banche i tempi per rientrare pienamente nel mercato e tornare a comprare crediti non sono brevi. Per molte c’è da smaltire il pregresso, avendo raggiunto il limite della propria capienza fiscale.

Cessione crediti superbonus, ultime novità riapertura Poste Italiane e piattaforma Enel X per smaltire 30 mld di bonus rimasti incagliati

La cifra dei 30 miliardi di euro di crediti d’imposta rimasti attualmente bloccati emerge da alcuni calcoli fatti tra il pre e il post entrata in vigore della conversione in legge del decreto legge 11/2023. A marzo scorso, il direttore dell’Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini, quantificava i crediti da smaltire del solo superbonus pari a quasi 62 miliardi di euro. Tuttavia, non tutti questi crediti sono arrivati alla conclusione della procedura di cessione, che emerge dalla comunicazione del cessionario di accettazione e di indicazione di uso del bonus in compensazione. Per Finanze, Tesoro e Ragioneria generale dello Stato i miliardi di crediti arrivati a destinazione sono pari a 31,4 miliardi di euro. Dalla sottrazione con quanto emergeva a marzo, si arriva a 30 miliardi di euro di bonus ancora da smaltire.

Fatti i conti, si cercano le soluzioni, che consistono nella ripresa degli acquisti da parte delle banche che maggiormente si sono contraddistinte nelle operazioni in entrata nella prima parte del superbonus. Si attende, in particolare, la piena riapertura di Poste Italiane e il debutto della piattaforma Enel X che dovrebbe avvenire nel prossimo mese per iniziare a smaltire buona parte dei crediti rimasti incagliati.