Sono saliti a 14 i militari italiani della missione Nato KFOR feriti negli scontri con cittadini serbi durante le proteste scoppiate nel pomeriggio nella cittadina di Zvecan nel Kosovo del nord.

Il bilancio riporta 34 feriti tra soldati ungheresi, moldavi e italiani

Tra i 34 feriti di diverse nazionalità ci sono 14 militari italiani, appartenenti al 9° Reggimento Alpini, nessuno in pericolo di vita. In Kosovo al momento la situazione resta molto tesa. Anche se non ci sono stati scontri tra cittadini serbi e di etnia kosovari, i militari italiani della KFOR restano nei territori del Kosovo del nord. Il ministro della Difesa Guido Crosetto si è messo in contatto con il Comando operativo di vertice Interforze. Inoltre resta in contatto con il comandante della missione e con le autorità di Serbia e Kosovo. Armend Mehaj, ministro della Difesa del Kosovo, ha parlato di implementare azioni di vitale importanza per mitigare le tensioni e scongiurare ogni possibile escalation tra le parti.

Nella telefonata con il comandante della missione Kfor, generale Angelo Ristuccia, il ministro della difesa ha voluto lasciare gli auguri di “pronta guarigione e profonda vicinanza ai militari italiani. Dal nostro governo arriva la condanna ferma di ogni forma di violenza ai danni della Kfor come della popolazione civile: “I nostri militari continuano a impegnarsi per la pace”.

Gli scontri nel pomeriggio davanti al municipio

Tutto era iniziato nella mattinata di oggi, nel pomeriggio sono proseguite le proteste della popolazione kosovaro-serba nelle città di Mitrovica Nord, Zvecan, Zubin Potok e Leposavic. I cittadini serbi hanno tentato di impedire l’insediamento nelle sedi istituzionali dei sindaci kosovari-albanesi eletti il 26 aprile (votazione boicottata dalla popolazione serba del Kosovo). Dal comando Nato della Kfor fanno sapere di essere intervenuti “come forza d’interposizione tra la popolazione serbo kosovara e la Kosovo Police. Giunta sul posto per consentire l’insediamento dei sindaci. Nel pomeriggio le proteste a Zvecan sono diventate violente. Intorno alle 16.50 sono degenerati con il lancio di molotov, con all’interno chiodi, petardi e pietre, ha provocato feriti tra le forze militari della Kfor”.