Nella Venezia dei veneziani la convivialità è un obbligo di cittadinanza. Non sei del luogo se non riesci a reggere delle lunghissime sedute di chiacchiere, scambi di opinione politica, diverbi sul calcio, cinema, cultura e qualsiasi altra cosa, per delle ore sorseggiando spritz select e degustando cicchetti. Venezia è da sempre una città commerciale, è l’esempio mondiale della città dei commerci da almeno 1600 anni. E poiché per tradizione gli scambi veneziani avvenivano per la massima parte con il vicino, il medio e l’estremo oriente, dove conversare è un rito, tutti i veneziani eccellono nell’arte del dibattere. Ecco perché, se volete essere come loro dovete conoscere le ricette dei cicchetti veneziani, almeno quelle più diffuse. Anche perché i cicchetti veneziani di ricette ne hanno migliaia, basta far andare la fantasia.
Ricette dei cicchetti veneziani per stare in compagnia
Come dicevamo l’arte del dialogare, del confrontarsi, del dibattere è tipicamente veneziana. Come lo sono i cicchetti veneziani: c’è chi li accosta alle tapas basche e forse ha anche ragione. Ma i cicchetti veneziani sono entrati prima di qualsiasi moda nella vita della splendida città lagunare. Giusto per chiarire in ogni caso si tratta di piccoli bocconcini che possono essere adagiati sul pane, sulla polenta, o vivere di vita propria come gli stecchi di fritto (misto o di un solo ingrediente di pesce o verdura).
Le ricette dei cicchetti veneziani sono molto personali e variano da bacaro a bacaro (il bacaro è la tipica, inconfondibile osteria veneziana, dove, non di rado, accanto al classico spritz col select o a quello bianco, si degusta vino sfuso direttamente dal bottiglione o spillato dalla damigiana). Le ricette dei cicchetti veneziani, come dicevamo sono molto varie e cambiano a seconda della fantasia dell’oste e della stagionalità: salumi, formaggi, verdure, pesce, crostacei, baccalà sono solo alcune delle possibilità di farcitura.
Piccoli nel nome, grandi nel sapore
Tante sono le ricette dei cicchetti veneziani uno solo è il nome che deriva dal latino ciccus, ovvero “piccola quantità”. Il cicchetto infatti è uno stuzzichino che accompagna l’aperitivo, oppure funge da antipasto. Si mangia rigorosamente con le mani e ancor meglio se in piedi, davanti al bancone o, come più spesso accade, seduti sul muretto che separa la fondamenta dal canale davanti al bacaro. Da qualche parte nel mondo li hanno poi trasformati in finger food: però attenzione i cicchetti veneziani hanno poco a che fare con la cucina gourmet, con una cucina stellata o raffinata. Si tratta infatti di ingredienti poveri e genuini, ma sempre materia prima di alta qualità per un’esplosione di sapori.
Cicchetti veneziani ricette selezionate
Le ricette di cicchetti veneziani comprendono, come dicevamo, fritti, salumi, pesce, o anche verdure. Stilare una lista degli ingredienti è quasi impossibile perché a parte la base di pane o polenta, quello che ci si può mettere sopra per formare un boccone è praticamente infinito, basta che sia buono. Andiamo alla scoperta però di alcuni grandi classici tra le ricette di cicchetti veneziani.
Come i fiori di zucca ripieni di baccalà mantecato. Ecco gli ingredienti per 6 persone:
- 500 g di baccalà
- 250 ml di latte fresco
- 20 fiori di zucca
- 2 spicchio di aglio
- 2 foglie di alloro
- 1 lt di olio di semi di arachidi
- 1 bicchiere di olio extra vergine di oliva
Per la pastella:
- 100 ml di birra
- 100 ml di olio
- 100 g di farina 00
- 1 albume
Dopo aver preparato il baccalà mantecato lavate e asciugate con delicatezza i fiori di zucca: eliminate il pistillo interno e farciteli con il baccalà. Intanto preparate la pastella mettendo tutti gli ingredienti dentro una ciotola: mescolate con una frusta fino a quando otterrete un composto omogeneo. E’ il momento di immergere completamente i fiori di zucca farciti di baccalà mantecato nella pastella. Poi vanno fritti in olio di semi di arachidi ben caldo. Prima di servire sgocciolateli su di un foglio di carta assorbente.
Cicchetti veneziani: ricetta con uova e acciughe
Le ricette dei cicchetti veneziani sono spesso molto semplici. Eppure il risultato è sempre molto interessante dal punto di vista estetico e delizioso per quanto riguarda il gusto. Come nel caso delle uova sode con le acciughe. Il procedimento è semplicissimo: preparate le uova sode e lasciatele raffreddare. Tagliatele a metà per la lunghezza e poi metteteci sopra un acciuga arrotolata su di un cappero e in cima un oliva denocciolata. Spolverizzate con una macinata di pepe nero.
La ricetta dei moscardini
La lunga lista dei cicchetti veneziani comprende la ricetta dei classici moscardini che nella città lagunare prendono il nome di folpetti. Lavate bene i moscardini sotto acqua corrente e togliete becco e occhi. Le interiora vanno lasciate. Portate a bollore dell’acqua in una pentola e, prendendo ogni singolo moscardino per la sacca immergerete i tentacoli nell’acqua per arricciarli. Poi immergeteli tutti completamente in acqua e lasciateli cuocere per 30 minuti. Spegnete e lasciate i moscardini in acqua per un’altra mezz’ora. Scolate bene, tagliateli a metà senza eliminare le interiora e conditeli con sale, pepe, olio e succo di limone: li potete adagiare sul pane o su una fetta di polenta abbrustolita.