Tensione alle stelle in Kosovo al margine di alcuni scontri durante delle manifestazioni, coinvolti militari italiani. Sono stati registrati scontri tra i manifestanti serbi prima con la polizia. Gli scontri sono continuati anche dopo con i militari della missione KFOR che sono stati costretti ad utilizzare i gas lacrimogeni e bombe stordenti.

La missione KFOR è intervenuta con alcuni militari, tra cui militari italiani

Le prime informazioni parlano di 44 militari rimasti feriti. Tra cui 11 i militari italiani coinvolti e rimasti feriti negli scontri in Kosovo. Sono stati usati lacrimogeni e bombe stordenti per disperdere i manifestanti serbi che nella città settentrionale di Zvecan protestavano davanti al municipio per chiedere la rimozione del nuovo sindaco, a maggioranza albanese. Secondo il portale Kossev, la KFOR è intervenuta quando la folla si è rifiutata, nonostante l’appello dei loro leader politici, di lasciar passare due veicoli speciali della polizia kosovara, bloccati tra i manifestanti dalla mattina. I manifestanti chiedono il ritiro di tutta la polizia speciale nell’edificio del municipio e alcuni media affermano che si sentono degli spari.

Scontri annunciati in una zona calda

Già questa mattina il Comandante della missione Nato KFOR, generale di Divisione Angelo Michele Ristuccia, aveva incrementato la propria presenza nei quattro Comuni del Kosovo settentrionale. Nella città di Zvecan però sono degenerate le manifestazioni di circa 300 persone di etnia serba che hanno cercato bloccare l’ingresso in municipio del nuovo sindaco di etnia albanese. I cittadini serbi contestano proprio il sindaco eletto, in elezioni da loro boicottate. I manifestanti si sono seduti come atto di protesta, impedendo il passaggio di due auto della polizia kosovara. Dopo gli scontri con la polizia locale, sono intervenuti i soldati della KFOR. L’uso di manganelli, lacrimogeni e bombe assordanti per disperdere la protesta, ha provocato la risposta dei manifestanti serbi con un fitto lancio di sassi, bottiglie e altri oggetti.

Arriva il messaggio della premier Meloni

Arriva tempestiva la dichiarazione della presidente del Consiglio Giorgia Meloni che esprime tutta la vicinanza del governo nei confronti dei militari italiani coinvolti.

“Esprimo inoltre la più ferma condanna dell’attacco avvenuto a danno della missione Kfor che ha coinvolto anche militari di altre nazioni. Quanto sta accadendo è assolutamente inaccettabile e irresponsabile. Non tollereremo ulteriori attacchi nei confronti di KFOR. È fondamentale evitare ulteriori azioni unilaterali da parte delle autorità kosovare e che tutte le parti in causa facciano immediatamente un passo indietro contribuendo all’allentamento delle tensioni. L’impegno del governo italiano per la pace e per la stabilità dei Balcani occidentali è massimo e continueremo a lavorare con i nostri alleati”, conclude la premier