Spalletti hashtag grazie mister: se fino ad agosto scorso era annoverato nella categoria dei più bravi tecnici che il panorama calcistico italiano potesse avere, oggi ricopre il ruolo del migliore. Questo aggettivo è doveroso abbinarlo all’allenatore di Certaldo anzitutto perché chi vince dimostra sempre di essere il migliore e poi perché glielo attribuisce il tifoso napoletano.
Se lo fa il tifoso napoletano, vuol dire che ha vinto a Napoli e se ha vinto a Napoli, senza un giocatore della caratura di Maradona (sarebbe stato impossibilie vincere con un altro che somigliasse al pibe de oro, semplicemente perché non esiste) si è guadagnato la nomea per l’eternità sotto l’ombra del Vesuvio.
Si è creata sin da subito un alchimia che non ha eguali tra l’allenatore, la squadra e la città. Anche da lontano si capiva che stesse per prendere forma un qualcosa di unico, di irripetibile per certi versi e alla fine quando quel qualcosa di unico si è materializzato tutto è diventato più bello.
Oggi, lo scudetto numero 3, ovvero il primo senza il giocatore più forte del mondo rappresenta il segno della gratitudine infinita da parte del popolo (inteso come tifosi) verso un tecnico che chiamato a fare semplicemente quello che deve fare normalmente un allenatore pian piano ha preso coscienza che ha compiuto qualcosa di straordinaramente importante entrando definitivamente nel cuore dei tifosi napoletani.
Spalletti hashtag grazie mister
L’orgoglio popolare, ovvero quel forte senso di appartenenza che ha il tifoso del Napoli ha portato ad amare incondizionatamente un bischero (in senso buono e nell’accezione più postivo del termine) di allenatore che ne ha combinata una delle sue: ha vinto uno scudetto dopo 33 anni. Quanto basta per rendere felice una generazione di persone che temeva di terminare la sua esistenza terrena senza dover assitere più alla vittoria del Napoli, quanto basta anche per rendere felice un’altra generazione, quella Z che ha visto vincere per la prima volta la squadra per la quale tifa e gli adulti che ai tempi dei primi due scudetti erano scugnizzi e oggi sono genitori.
Passeranno giorni e forse si renderà conto di quello che fatto Luciano Spalletti, ma potrebbe avvertire degli attestati di stima “non normali” perché semplicemente unici se solo in questi giorni andasse su twitter. L’Hashtag grazie mister (#grazie mister) sta impazzendo: a corredo di questi post delle dediche che dimostrano tanto affetto, ma soprattutto riconoscimento da parte di un popolo intero.
Spalletti hashtag grazie mister: i post su twitter
Sono diversi i post su twitter, ma quasi tutti con un una parola che si presta a comun denominatore: eterno. Usata svariate volte e in modo sempre diverso. La vittoria per il tifoso del Napoli è un affare di vita, una sorta di riscatto sociale che restituisce, quando avviene, un altro tipo di immagine alla città e il popolo che spesso vive dei disagi non aspetta altro che riscattarsi anche soltanto con dei momenti che poi rimarrano solo impressi e non potranno essere più godibili.
I ringraziamenti non mancano a Luciano Spalletti, per aver condotto la squadra alla conquista dello scudetto. Se l’avesse vinto altrove, in un altra piazza non sarebbe stata la stessa cosa, avrebbe sì ricevuto degli attestati di stima, ma non così calorosi come quelli dei tifosi partenopei. Anche il “grazie di tutto” con la scritta gigante “MISTER” fa capire quanto di più autentico c’è dietro un semplice ringraziamento. Solo un napoletano puo spingersi con così tanto calore!
Spalletti hashtag grazie mister: “eternamente immortale”
In alcuni dei post, viene presa in carico anche la parola “immortale”. L’impresa compiuta dal tecnico Luciano Spalletti, non si riduce soltanto ad un conseguimento dell’obiettivo sportivo, ma per i tifosi del Napoli diventa un opera eterna prima da vivere al momento e poi da conservare gelosamente viva nei ricordi. Ma soprattutto “chi provoca la felicità”, ovvero colui il quale fa vincere lo scudetto all’amato Napoli resta “eternamente immortale nella storia della città”
Spalletti hashtag grazie mister: “nella storia di un popolo che non dimentica”
La saggezza del tifoso napoletano porta il sostenitore più accanito a provare a vivere ogni giorno, anche se solo per piccoli attimi in modo felice. Pur non avendo bisogno di respirare grandi vittorie quotidiane a livello sociale, abituato a pensarla come dichiara l’antica massima “chi si accontenta gode”, se conosce vittoria insperata ti affida le chiavi del suo cuore e non le vuole più indietro. E così è stato per Luciano Spalletti, che tra pochi giorni lascerà Napoli e la sua gente.