Adozione in Italia: sono tanti gli aspiranti genitori che sognano di adottare un bambino. Due sono le preoccupazioni più frequenti: i tempi e i costi. Adottare un bambino non è mai troppo semplice, a partire dai requisiti molto stringenti.
Nel testo andremo a fare chiarezza sull’argomento, spiegando quali sono i tempi da attendere e facendo un breve focus sui requisiti richiesti e sugli eventuali costi da affrontare.
Adozione in Italia, quanto tempo si deve attendere?
L’ordinamento italiano pone delle regole e dei requisiti molto stringenti in tema di adozione. Gli aspiranti genitori adottivi sanno già anzitempo che adottare un bambino non è semplice, dal punto di vista legislativo. Ma non solo i requisiti rendono difficile l’adozione, ma anche i tempi lunghi di attesa.
Innanzitutto, per adottare un bambino si deve presentare una dichiarazione di disponibilità di adozione presso un tribunale per minori. Moduli e dichiarazioni vengono forniti dallo stesso tribunale, così come esso stesso indica quali sono i documenti da allegare alla domanda. Di quali si tratta? È necessario allegare buste paga, dichiarazione dei redditi e i certificati medici volti a dimostrare la buona salute degli aspiranti genitori.
Già dalla presentazione della domanda ci sono alcuni tempi di attesa. Infatti, la fase di istruttoria dura circa 120 giorni, ma può essere anche prorogata per lo stesso tempo. Si tratta di una fase che procede a rilento per diverse ragioni: dalle difficoltà organizzative alle disponibilità di bambini in stato di adottabilità.
Inoltre, se la procedura di adozione non è neppure iniziata, gli aspiranti genitori adottivi devono provvedere a rinnovare la dichiarazione.
Nel caso in cui siano presenti bambini che possono essere adottati, il tribunale valuta i requisiti dei genitori, la loro idoneità e la compatibilità con il minore. Questa è una fase molto lunga: tra colloqui e sopralluoghi domiciliari, trascorre molto tempo. Solo se questa prima fase ha esito positivo, allora si organizza un incontro presso la residenza del minore e se va tutto bene allora può iniziare l’affidamento preadottivo che dura circa un anno. Solo dopo l’affidamento preadottivo, se tutte le condizioni vengono soddisfatte, allora si arriva all’adozione vera e propria.
In media, però, possiamo affermare che l’adozione si completa nel periodo di tempo tra 1 e mezzo e 3 anni.
Quali requisiti possedere
I requisiti sono molto stringenti. Il primo fra tutti è la stabilità del rapporto: i coniugi devono essere sposati da almeno tre anni, anche se può essere considerata la convivenza prematrimoniale.
Si devono rispettare anche requisiti anagrafici. Il motivo è molto semplice, la legge tutela i minori e i genitori devono potersi prendere cura dei figli almeno fino al raggiungimento dell’età adulta. Pertanto, tra i genitori adottivi e i figli deve esserci una differenza d’età compresa tra i 18 e i 45 anni. Come si calcola la differenza d’età? Si deve considerare l’età del coniuge più giovane, in modo tale che almeno uno dei due sia idoneo all’adozione. Il limite massimo, per l’altro genitore, può essere esteso di altri 10 anni.
Inoltre, v’è anche un ulteriore requisito che deve essere valutato dagli assistenti sociali e dagli psicologi incaricati: i genitori devono essere effettivamente in grado di educare, istruire e mantenere i minori.
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I costi da sostenere
Si devono anche considerare i costi da affrontare, in alcuni casi molto elevati. La sola procedura di adozione sembra di per sé già molto complessa, le tempistiche molto lunghe. Sui costi, però, dobbiamo fare alcune distinzioni. Ebbene, in Italia la procedura è gratuita. L’adozione nazionale, infatti, permette di adottare minori senza affrontare spese, a parte i costi relativi ai certificati che bisogna presentare in tribunale.
Tuttavia, quando si sente di costi esorbitanti da affrontare ci si riferisce alle adozioni internazionali. In questo caso, anche le tempistiche sono più lunghe e le spese si stimano tra gli 11.000 euro e, in alcuni casi, possono arrivare anche a 40.000 euro.
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