Manca poco alla partita più importante della stagione. La Roma è pronta ad affrontare il Siviglia per la finale di Europa League. Domani la squadra allenata da Mourinho partirà con direzione Budapest, ad attenderla migliaia di tifosi giallorossi carichi di entusiasmo. Almeno 20mila i fortunati, quelli che sono riusciti a prendere il biglietto e che, tra auto e aerei, raggiungeranno la capitale ungherese tra oggi e mercoledì. Per commentare la finale di Europa League, ai microfoni di Tag24, è intervenuto Luigi Garzya. Il difensore, con la maglia della Roma ha disputato tre stagioni.
Finale di Europa League, Siviglia-Roma: parla Luigi Garzya
Tre stagioni con la maglia della Roma addosso, dal 1991 al 1994 e 77 presenze con i giallorossi. Luigi Garzya conosce bene l’ambiente Roma e, in esclusiva a Tag24, ha raccontato le sue emozioni e sensazioni in vista della finale di Europa League. “Mi aspetto e spero che la Roma vinca – ha esordito l’ex difensore –. Sarà una partita difficile ma piuttosto che all’aspetto calcistico io mi affido alla scaramanzia. Per la legge dei grandi numeri prima o poi il Siviglia la dovrà perdere una finale, no?! La fortuna è una componente importante della vita, è sempre una ruota. Deve girare e speriamo che stavolta giri in favore della Roma”.
Una Roma che si affida totalmente alle scelte di Josè Mourinho. Il tecnico portoghese, secondo gran parte dei romanisti, è l’artefice principale di questa finale di Europa League. La sfida sarà complicata, i giallorossi per vincere il trofeo dovranno battere dei veterani di questa competizione: il Siviglia. Ma dopo aver vinto la Conference League, la scorsa stagione, i tifosi sperano nel miracolo di Mou. Luigi Garzya però preferisce porre l’attenzione sulla squadra: “È innegabile che Mourinho sia uno dei protagonisti di questo traguardo. Ha meriti straordinari, ma con tutto il rispetto, i risultati li ottiene chi scende in campo. Lui si occupa della tattica, ma poi in campo ci vanno i calciatori. I meriti e anche i demeriti vanno divisi equamente tra tutti, per me in percentuale chi ne ha di più è la squadra”.
Dybala sì, Dybala no
A proposito di squadra, i tifosi resteranno col fiato sospeso fino a mercoledì, quando conosceranno la decisione rispetto all’impiego, o meno, di Paulo Dybala. L’ex Juve vuole esserci, e si sta allenando per recuperare. La Joya si è fermata alla fine di aprile, dopo il match con l’Atalanta, quando ha rimediato un trauma distorsivo alla caviglia. Schierarlo potrebbe essere un rischio, ma Dybala è fondamentale per la Roma. “Sono dinamiche interne delicate. La valutazione finale – ha detto Garzya – la dovrà fare Mourinho insieme al giocatore e allo staff medico. Se non è al 100% la logica vuole che subentri a partita in corso per evitare di doversi giocare un cambio durante la partita o peggio ancora dopo pochi minuti. Anche perché lui è un giocatore che vive di sprazzi e giocate geniali, non ha bisogno di una partita intera. Può essere decisivo anche subentrando”.
La stagione della Roma e i tifosi
Il giudizio sulla stagione della Roma passa per Budapest. Vincere la Coppa, oltre al trofeo europeo, varrebbe la possibilità di accedere alla prossima Champions League e quella di giocarsi la Supercoppa europea. Perderla invece, vorrebbe dire, secondo il campionato, vedere i giallorossi fuori dalla massima competizione europea. Luigi Garzya ha le idee chiare: “Se la Roma non dovesse vincere rischia di passare dalle stelle alle stalle in un attimo. La finale sarà decisiva. Se dovesse vincere sarebbe un’annata incredibile. Al di là del fatto che si tratta della seconda finale europea consecutiva, va detto che questa non è una squadra costruita per lottare per la Champions. Ci sono squadre più forti nel nostro campionato. Vincere una finale di Europa League sarebbe una svolta. Nel caso contrario invece si dovranno fare i conti con un futuro diverso. La Champions – ha concluso – consentirebbe magari a Mou di rimanere e a giocatori più forti di arrivare. La differenza economica è tantissima”.
Di certo da Roma a Budapest, non mancherà l’affetto dei tifosi giallorossi. A prescindere da quello che si vedrà in campo, loro saranno presenti e si faranno sentire. “I tifosi della Roma sono indescrivibili. Puoi capirlo solo se hai indossato quella maglia. Ho girato tanto e cambiato varie squadre ma loro sono unici” ha detto infine Luigi Garzya.