La menopausa della Signora Coriandoli è arrivata e lo ha fatto in musica. Altro che caldane, qua ci si scalda ballando. Non è solo l’ultima trovata del comico romagnolo che fu scoperto da Renzo Arbore. Si tratta piuttosto di una canzone che entra subito di diritto nel braccio di ferro per aggiudicarsi il titolo di tormentone dell’estate 2023, con buona pace del trio Fedez-Annalisa-Articolo 31 e del duo Marco Mengoni-Elodie che di certo non si aspettavano di avere anche questa concorrenza. E invece il brano è già apparso in tv ed è diventato virale all’istante. Perché? Quali sono le ragioni di questo exploit? Cerchiamole insieme.

La menopausa della Signora Coriandoli, perché piace tanto

Un antico spot pubblicitario recitava il claim “Piace alla gente che piace” e la nuova canzone della Signora Coriandoli ci rientra in pieno. Forse per via del ritmo che entra subito in testa, forse per l’argomento trattato o anche per la riconosciuta simpatia dell’interprete. Resta il fatto che nessuno rimane indifferente al debutto al canto della Signora Emma Coriandoli. Ne è stata riprova la sua apparizione da Fazio che il blog di settore TvZap descrive così:

“Il personaggio creato da Maurizio Ferrini, ospite domenica scorsa della penultima puntata di Che Tempo che Fa, ha interpretato la canzone facendo impennare lo share. Tant’è che stasera su Rai3 la riproporrà, sempre da Fabio Fazio. Un pezzo ironico, nato a Torino, dove è stato scritto, arrangiato e realizzato. Un progetto di Franco Fasano, Gianfranco Grottoli e Andrea Vaschetti, prodotto da Zara Edizioni e registrato alla Crocetta, in via Marco Polo, negli spazi del Fabrizio Ronco Studio.”

Le dichiarazioni

Sulla hit estiva si esprime così Grottoli stesso:

“La menopausa ha visto la luce durante la pandemia. Con Franco e Andrea, durante una delle nostre sessioni creative, abbiamo abbozzato l’idea con il proposito di farlo interpretare alla Signora Coriandoli. Abbiamo contattato Ferrini proponendoglielo, ma la cosa non è andata in porto. Quest’anno, invece, durante Sanremo abbiamo incrociato l’attore e gli abbiamo fatto sentire il provino del pezzo. Lui se n’è subito innamorato e da lì è partito tutto.”

Il trio di autori collabora insieme da anni e negli anni ha portato a casa numerosi risultati, tra cui:

  • il premio della critica a Sanremo 2005
  • vittoria allo Zecchino d’Oro.

La menopausa della Signora Coriandoli, il senso

E’ sempre l’autore a spiegare cosa significa il testo:

“Volevamo omaggiare l’universo femminile. Perciò abbiamo messo insieme una canzone orecchiabile e leggera, pensandola appositamente per il personaggio della Signora Coriandoli, perché ha il piglio giusto, alla Wanda Osiris. Forse proprio per il fatto di non avere tante pretese e di trattare in maniera lieve un argomento ancora tabù, ha riscosso tanto successo. Tra i primi apprezzamenti, quelli delle signore presenti in studio, da Paolo Barale a Simona Ventura. Non ci aspettavamo che piacesse così tanto. Tuttavia, quello che ci ha resi più orgogliosi è stato Ferrini. La prima volta che l’ha ascoltata ci ha detto che gli ricordava Renzo Arbore ai tempi di Quelli della notte e Gianni Boncompagni.”

La gente sta impazzendo proprio per tutta questa verità. Con l’arrivo dell’estate piace sentire cantare “la menopausa, la menopausa arriva come una vampata di libertà!”. Ora che il brano è scaricabile da tutte le piattaforme, non resta che vedere se bisserà l’enorme successo che ha ottenuto da Fazio e se Fedez, l’anno prossimo, dovrà assolutamente prevedere un imprescindibile featuring con la Signora Coriandoli.

Di certo è un successo che migliorerà le sorti economiche di Ferrini che, in alcune fasi della sua carriera, se l’è vista davvero male. E’ lui stesso a raccontare di quanto gli amici lo abbiano aiutato nei momenti più bui:

“Una volta mi hanno invitato a una festa e c’era anche un mio amico, il celebre scienziato Paolo Zamboni, quello che ha monitorato l’astronauta Samantha Cristoforetti in orbita. Mi sono avvicinato e gli ho detto senza pudore: Paolo, ho bisogno di fare un po’ di spesa. Mi ha messo in mano trecento euro, non mi sembrava vero di maneggiare banconote. Il passo successivo sarebbe stato chiedere l’elemosina per la strada.”

Condizione di cui lo stesso artista si prende le colpe in prima persona:

“Ho detto dei no tremendi a tutti, quando dici no passi per uno che se la tira. Ho detto di no a Giuseppe Bertolucci. I no feriscono a fondo le persone, quelle famose soprattutto. Ho detto no perché non mi piacevano i progetti. Purtroppo ho detto di no anche a Sergio Leone per fare la parte di Sordi in ‘Troppo forte’ e mi pento amaramente, è stata una cantonata pazzesca. Era sempre stato il mio sogno essere prodotto da Leone, è stata un’ignorantata e lo dissi anche a Carlo Verdone che poi mi ha richiamato per ‘Compagni di scuola’. Gli ho detto che non ero stato io a dirgli di no, ero posseduto da un fantasma. E’ anche destino, si vede che il mio destino era quello. Ho passato un brutto periodo per colpa di questi no e non mi chiamavano più. Adesso però è tutto resettato, sto alla grande. Il mio vecchio gruppo di quelli della notte, Nino Frassica, mi è sempre stato vicino. Mi sento tirato a lucido, migliorato.”