Maturità 2023 in arrivo per gli studenti dell’ultimo anno della scuola superiore che saranno messi alla prova dopo un lungo percorso di studio. Quest’anno, però, ci sarebbe una novità sull’orale. Ad annunciare la notizia è stato il Ministro Valditara in occasione di un evento organizzato nella Scuola di formazione politica della Lega a Milano. Il suo obiettivo è quello di ripristinare la serenità negli istituti scolastici.
Maturità 2023 novità orale
Gli studenti che dovranno affrontare l’esame di maturità 2023 avranno a che fare con un’importante novità riguardo all’orale. Secondo le ultime notizie che stanno circolando da un po’, l’interrogazione temuta da tante persone in passato diventerà un colloquio tra gli alunni e gli insegnanti.
Quindi, sarà un modo per capire le competenze che gli studenti hanno acquisito durante il percorso scolastico e quali sono i loro progetti, aspirazioni personali.
Le parole del Ministro Valditara
In occasione di un discorso che ha avuto luogo nei pressi della Scuola di Formazione politica della Lega a Milano, il Ministro Valditara ha spiegato:
La prova orale di maturità sarà solo un colloquio su quanto si è assorbito durante l’anno e sulle scelte future. Niente più domande su italiano, matematica e preparazione disciplinare. Perciò gli studenti che si stanno preparando in modo stressante all’esame, stiano tranquilli.
Quando inizia l’esame di maturità 2023?
L’esame di Stato 2023 inizierà il 21 giugno con la prima prova scritta che è italiano. Più di 470mila studenti saranno chiamati ad affrontare la maturità e alle 8.30 dovranno presentarsi a scuola per cominciare.
Come funziona la maturità 2023?
Quest’anno la struttura dell’esame di maturità sarà uguale a quella prima degli anni del Covid. Quindi, ogni studente che sarà ammesso dovrà effettuare almeno due prove scritte e un orale. La prima riguarda il tema di italiano che sarà uguale per tutti e avrà luogo il 21 giugno: sarà utile per valutare la padronanza della lingua italiana e le capacità espressive, logico-linguistiche e critiche degli studenti. La seconda prova, è indirizzata sulle materie specifiche a seconda del tipo di scuola e si terrà il 22 giugno 2023. Non tutti dovranno sostenere la terza prova a differenza di alcuni anni che, invece, era obbligatoria.
La terza prova scritta, infatti, è stata abolita dal DL n. 62/2017. Le scuole in cui non è prevista sono:
- Sezioni ESABAC;
- ESABAC techno;
- Sezioni con opzione internazionale;
- Scuole Regione autonoma Valle d’Aosta;
- Scuole della Provincia Autonoma di Bolzano;
- Scuola con lingua d’insegnamento slovena;
- Scuole con insegnamento bilingue sloveno/italiano del Friuli Venezia Giulia.
Inoltre, coloro che non potranno effettuare le prove scritte nei giorni decisi dal Ministero avranno la possibilità di recuperare a luglio nelle seguenti date: il 5 luglio 2023 con la prima prova scritta, il 6 luglio 2023 con la seconda e l’11 luglio 2023 la terza. Tale opzione è soltanto un modo per supportare gli studenti che per problemi estremamente gravi non possono presentarsi alle date stabilite.
A partire dal 26 o 27 giugno, invece, cominceranno gli esami orali. Le commissioni avranno il compito di confrontarsi con gli studenti, circa cinque candidati al giorno e intorno alla metà di luglio termineranno.
Chi ha inventato l’esame di maturità?
L’esame di Stato è stato inserito nel 1923 con la riforma Gentile, dal nome del Ministro all’Istruzione del Governo Mussolini, Giovanni Gentile. Si tratta, quindi, di un progetto iniziato durante il periodo fascista. All’epoca, però, era molto più difficile e prevedeva obbligatoriamente 4 prove scritte. Nel 1924/25, il 59,5% degli alunni furono promossi al classico e il 54,9% allo scientifico. Soltanto il ministro Pietro Fidele riuscì ad alleggerire la maturità rispetto al piano iniziale. Inoltre, furono tante le riforme che si susseguirono nel corso degli anni.