Guerra in Ucraina: piovono missili sulla regione di Kharkiv. I russi hanno lanciato un missile Iskander contro l’insediamento di Kovsharovka, nella regione dell’Ucraina orientale. Tra i feriti ci sono tre anziane, una donna incinta e due bambini. Lo riferisce il governatore dell’oblast, Oleh Sinegubov, sui social.

Valery Zaluzhny, capo delle forze armate ucraine, sottolinea che il Paese è riuscito a difendersi appieno dagli attacchi. Su “un totale di 11 missili lanciati” da Mosca, tra Iskander-M e Iskander-K “provenienti da nord”, “tutti gli obiettivi sono stati distrutti dalle difese aeree“.

Guerra, Ucraina respinge missili russi sul territorio di Kharkiv: “Se ne pentiranno molto presto”

A proposito degli attacchi subiti nella regione di Kharkiv, ma anche del recente attacco aereo ai danni di Kiev, il capo della direzione principale dell’intelligence del ministero della Difesa ucraino ha parlato di un tentativo fallito “ancora una volta” di “intimidire” gli ucraini. Kirill Budanov ha così aperto alla tanto attesa controffensiva ucraina, che sembrerebbe avvicinarsi giorno dopo giorno.

Tutti quelli che hanno cercato di intimidirci, sognando che avrebbe avuto qualche effetto, se ne pentiranno molto presto. La nostra risposta non si farà aspettare.

Per il contrattacco, tuttavia, lo stesso presidente Zelensky si era detto in attesa di ulteriori aiuti dall’Occidente. Sulla questione è tornato l’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera Josep Borrell. In un intervento sul suo blog, Borrell ha ribadito l’importanza di possedere “grandi scorte”, per far fronte ad “un tasso estremamente elevato di perdita di attrezzature”.

Nel recente passato, in Europa ci siamo spesso concentrati su un numero limitato di attrezzature con la massima qualità possibile, lasciando da parte le considerazioni sulle quantità. Mentre dobbiamo ovviamente mantenere il nostro vantaggio tecnologico, dovremmo considerare attentamente come bilanciare quantità e qualità in alcune aree. Come si suol dire, in guerra la quantità ha una sua qualità.

Il capo della diplomazia Ue sottolinea come l’Ucraina abbia “anche utilizzato con successo capacità limitate e armi più vecchie adattandole con precisione alle minacce che devono affrontare, utilizzando tecnologie e risorse commerciali”. La guerra in Ucraina, secondo Borrell, ha dato sfoggio ancora una volta dell’importanza di una “logistica sostenibile, flessibile ed efficiente, dal rifornimento di truppe in prima linea o dal supporto medico alla rapida riparazione o modifica di sistemi e attrezzature”.