Cinque a uno. Senza contare Terni che va a Bandecchi. L’effetto Schlein finisce e il Pd guadagna solo Vicenza. Una debacle senza storia. Oltre quaranta città hanno chiamato nel secondo turno i propri cittadini per eleggere il sindaco. Sette sono capoluoghi di provincia. In totale sono state 41 le città al ballottaggio.
Prima dello spoglio la sfida era accesa dallo scontro tra i candidati di destra e sinistra, che partiva decisamente in svantaggio. Stando ai sondaggi e alla prima tornata, Elly Schlein & co potevano fare il colpo a Vicenza, ad Ancona e giocarsela a Pisa e Siena. Invece è stata una totale debacle L’effetto Schlein finisce e il Pd guadagna solo Vicenza.
Unica oasi, in tanta Destra e poca Sinistra, è Terni. Nella città umbra infatti la lista guidata dal Partito Democratico è arrivata terza. Al ballottaggio sono arrivati Stefano Bandecchi, patron della Ternana e dell’Unicusano, e Orlando Masselli, del Centrodestra.
Ballottaggio elezioni Comunali 2023 risultati, debacle Schlein: al Centrosinistra solo Vicenza
Un centrodestra trionfante in questa tornata di ballottaggi che eleggeva i sindaci di 7 capoluoghi, tra cui uno di regione. Il centrosinistra riesce a strappare solo Vicenza.
- Vicenza – Giacomo Possamai, centrosinistra 50,54% unico comune con un vincitore di centrosinistra.
- Massa – Francesco Persiani, centrodestra, 54,36%
- Pisa – Michele Conti, centrodestra eletto con il 52,16%
- Siena – Nicoletta Fabio, centrodestra 52,16%
- Brindisi – Pino Marchionna, centrodestra viene eletto con il 53,99%.
- Ancona – Trionfa Daniele Silvetti, con una coalizione di Centrodestra, 51,73%.
- Terni – Vince Stefano Bandecchi (Alternativa Popolare) 54,4%.
I candidati al ballottaggio nei 7 capoluoghi
Oltre a Terni, al ballottaggio anche le città di Vicenza, Massa, Pisa, Siena, Brindisi e Ancona, unica città capoluogo di Regione al voto. Poi ci sono altri 44 amministrazioni da rinnovare, sparse per lo Stivale. Seggi aperti anche in 39 comuni della Sardegna e 128 in Sicilia.
A Vicenza si scontrano Giacomo Possamai, per il Centrosinistra, e Francesco Rucco per il Centrodestra.
In Toscana, storica Regione sempre tendente al ‘rosso’, a Massa Carrara si affrontano Francesco Persiani, sostenuto da Lega e Forza Italia, e Romolo Enzo Ricci, Csx. Persiani verosimilmente sarà appoggiato da chi ha votato nel primo turno Marco Guidi, sostenuto da Fratelli d’Italia. Il nuovo sindaco potrebbe essere quindi Persiani. Per Pisa i cittadini potranno scegliere tra Michele Conti, per la coalizione guidata da Fratelli d’Italia, e Paolo Martinelli, sostenuto dal Pd e dal M5s; a Siena sono arrivati al ballottaggio Nicoletta Fabio, Cdx, e Anna Ferretti, Csx. Nella città del Palio, l’ago della bilancia sarà però il dentista Fabio Pacciani, arrivato terzo nel primo turno ma a pochi voti di distanza da Ferretti.
Nella Marche bisognerà rinnovare sindaco e consiglio comunale di Ancona. Qui nella prima tornata è arrivato primo – senza raggiungere il quorum – il candidato del Centrodestra, Daniele Silvetti, davanti quindi a Ida Simonella, espressione del Pd e del Terzo Polo. Ma ad Ancora la sinistra può avere buone possibilità. Il terzo concorrente, Francesco Rubini Filogna, è stato votato da oltre 2.000 persone e ha alle spalle 10 di politica a Sinistra. Difficile pensare che i suoi elettori possano votare per la Meloni. I Cinquestelle hanno corso da soli e sono arrivati quarti, con 1.584: se anche loro votassero per il Pd, ‘turandosi’ il naso per la presenza del Terzo Polo, allora Simonella potrebbe avere concrete possibilità.
L’ultima grande città è Brindisi. Anche qui nella prima tornata la coalizione del Centrodestra, guidata dal candidato sindaco Pino Marchionna, è stata la più votata. Secondi sono arrivati Pd e M5s, che sostengono Roberto Fusco. Ma il distacco è tanto, circa 4000 voti nel primo turno, e anche se il sindaco uscente, Riccardo Rossi (che si è presentato con la sua lista), appoggiasse la Coalizione di sinistra, sarebbe difficile. Il terzo classificato, nella corsa a primo cittadino, è Pasquale Luperti che ha uno sguardo verso la destra ed è perciò difficile pensare che i suoi 5mila e passa elettori possano dirigersi verso Pd e M5s.