La telenovela è arrivata ai titoli di coda. Se ne parla da settimane, tra incomprensioni e non detti si era ormai capito come sarebbe andata a finire. A togliere ogni dubbio però, intervistato da Fabio Fazio a Che tempo che fa, ci ha pensato il presidente Aurelio De Laurentiis che ha ufficializzato la scelta di Spalletti. Le strade si dividono. Ancora una partita, l’ultima in casa contro la Sampdoria e poi Luciano non sarà più l’allenatore del Napoli.

De Laurentiis: “Spalletti mi ha chiesto di fermarsi”

La notizia era nell’aria da giorni ormai, ma adesso è diventata certezza. Luciano Spalletti non sarà più l’allenatore del Napoli la prossima stagione. Un’ultima partita, quella in casa con la Sampdoria, per essere premiati ufficialmente alla chiusura del campionato per il traguardo raggiunto e anche per salutare un popolo follemente innamorato di lui. I tifosi azzurri avevano ancora una speranza ma da questa sera devono dire addio anche a quella. Il presidente Aurelio De Laurentiis ha fatto chiarezza sul futuro di Spalletti annunciando, in diretta a Che tempo che fa, su Rai3, la scelta fatta dal mister. Uno dei protagonisti indiscussi del terzo scudetto del Napoli, è davvero pronto a salutare. Ha preso la sua decisione, lo ha fatto consapevolmente e adesso non si torna più indietro.

Dichiarazioni, quelle del patron del club campano, che non lasciano spazio alle interpretazioni. “Spalletti è una grande persona e un grandissimo allenatore – ha detto De Laurentiis –. Se va via? È un uomo libero. Dopo 50 anni di cinema e se qualcuno viene da te e ti dice: ‘in fondo io ho fatto il massimo, si è chiuso un ciclo della mia vita, ho ancora un contratto con lei ma preferirei avere un anno sabbatico’ tu che fai? Ti opponi? Devi essere generoso nella vita, io non mi aspetto mai nulla in cambio. Lui ha dato tanto, io lo ringrazio e gli auguro il meglio. Ma ora è giusto che continui a fare ciò che vuole fare”. 

Il presidente del Napoli poi ha ricordato un episodio che aveva coinvolto entrambi all’inizio della stagione. “Lo scorso giugno in una conferenza – ha aggiunto De Laurentiis – dopo aver perso tanti giocatori il cui ciclo al Napoli per me era finito, un giornalista in maniera provocatoria mi chiese ‘adesso cosa pensa di fare?’ e io gli dissi ‘magari vinco lo scudetto’. In quell’occasione mi guardò sgomento anche Spalletti, forse non aveva ancora idea di chi avevamo comprato. Lui è stato bravissimo ad allenarli. I tecnici si dividono tra chi vuole fare mercato e chi allena, lui è uno che allena. Noi gli abbiamo messo a disposizione un ottimo materiale e lui lo ha saputo guidare. Con i giocatori c’è un rapporto bellissimo”.

Sulla festa e sul Maradona

Il presidente ha poi avuto modo di parlare anche della festa scudetto e dello stadio Maradona. “Dedicargli lo stadio era una cosa dovuta. Quando lo farò diventare di proprietà, ci spenderemo dentro centinaia di milioni dove faremo un museo straordinario dove sarà possibile giocare con Diego. Il Comune ce lo deve dare per 99 anni altrimenti lo vado a costruire nuovo a Caserta. A quel punto molte cose cambieranno, lo stadio deve pulsare sette giorni su sette – ha sottolineato De Laurentiis – tutti i giorni della settimana e non soltanto quando c’è la partita”.

Intanto lo stadio è pronto a riempirsi di nuovo, il prossimo fine settimana, per l’ultima partita di campionato e la premiazione ufficiale da parte della Lega per il tricolore raggiunto. Nel corso della trasmissione di Rai3 condotta da Fazio, De Laurentiis ha avuto modo di confermare anche alcuni spoiler che erano già emersi rispetto alla festa del 4 giugno: “Ci sarà Stefano De Martino in conduzione e la festa verrà trasmessa su Rai 2 dalle 21. Andremo avanti fino a mezzanotte con tanti cantanti e interventi a sorpresa”.