In Cina, l’influencer “Sanqiange”, noto in Italia anche come “Fratello Tremila”, ieri si è trasmesso in streaming sulla versione cinese di TikTok, mentre beveva per tre bottiglie di alcol, in particolare liquore Baijiu. Sanqiange stava prendendo parte a una competizione online nota come “PK”, che prevede diverse punizioni per il perdente, come bere alcol molto forte. Lo streamer è stato trovato morto poco dopo la diretta, secondo quanto riportano i media statali del Paese. Sanqiange, il cui vero nome era Wang, era noto per la sua partecipazione a sfide simili che coinvolgevano l’alcol e pubblicava regolarmente video in cui prendeva parte a queste competizioni.

Cina, il caso dell’influencer morto dopo aver bevuto alcol in diretta riapre il dibattito sulle criticità delle sfide online.

Un amico dell’influencer, identificato solo come Zao, ha informato i media della sfida che stava avvenendo sul canale Douyin – versione cinese dell’app TikTok – di Fratello Tremila. Le sfide “PK” consistono in battaglie uno contro uno, competizioni in cui gli influencer si sfidano per vincere premi e regali e in cui rischiano anche punizioni; in questo caso specifico, la punizione prevedeva bere Baijiu, un liquore cinese molto forte, con una gradazione alcolica tipica compresa tra il 30% e il 60%. «Nell’ultima parte del video, l’ho visto finire tre bottiglie prima di iniziare con una quarta. I giochi PK sono finiti intorno all’una di notte e quando la sua famiglia lo ha trovato era già morto», racconta Zao a Shangyou News.

La notizia ha riportato l’attenzione sulla necessità di regolamentare l’accesso ai social, in particolare in relazione a questo tipo di sfide pericolose, riaprendo un dibattito ormai di vecchia data. Uno degli ultimi trend di Tik Tok, del quale si è parlato solo pochi mesi, è stato quello della cicatrice francese, che consiste nell’imprimere un pizzicotto talmente forte sulle guance da lasciare lividi vistosi per giorni e settimane. Risulta sempre più fondamentale essere consapevoli di cosa consegue alla condivisione di contenuti simili online, compreso il rischio di emulazione da parte di altri utenti, spesso minorenni.